
“Venendo qui si tocca con mano come le esperienze di gestione collettiva, radicate nella storia del nostro territorio, siano alla base della stessa autonomia del Trentino – così il presidente Maurizio Fugatti –. La Magnifica Comunità di Fiemme è un esempio fondamentale nell’ambito della tutela del patrimonio ambientale e culturale nell’interesse della popolazione. La presenza del ministro dell’economia è un’ulteriore opportunità per parlare delle questioni più urgenti che toccano la gestione delle risorse collettive, dall’acqua alle foreste, considerando anche le problematiche emerse con Vaia e il bostrico. L’occasione inoltre per approfondire come le istituzioni, a partire dalla Provincia, possono contribuire per valorizzare ulteriormente questo patrimonio in sintonia con le comunità locali”.
“Questa visita – le parole dello Scario Mauro Gilmozzi – ci dà l’opportunità di riflettere non solo sulla prospettiva storica e culturale di un’istituzione profondamente legata all’autonomia trentina, ma anche su temi attuali e cruciali legati alla gestione collettiva. La Magnifica Comunità di Fiemme amministra il più vasto demanio collettivo dell’arco alpino, con 20mila ettari in prevalenza boschi e pascoli. Di fronte alle sfide ambientali, da Vaia al bostrico, dobbiamo ripensare la gestione futura e valorizzare i servizi ecosistemici per il bene delle prossime generazioni”.
La visita ha toccato anche la dimensione storica, culturale e artistica. Fugatti e Giorgetti accompagnati da Gilmozzi e dai rappresentanti della Magnifica hanno potuto apprezzare i quadri della Scuola pittorica di Fiemme ospitati nel palazzo rinascimentale e la vicina biblioteca Muratori, fondata nel 1756. A dimostrazione - come hanno convenuto i presenti - che la montagna non è solo economia ma anche preziosa eredità culturale da trasmettere e far conoscere.