
Nel suo intervento, il presidente Fugatti, presente assieme all’assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli, ha evidenziato come l’appuntamento cada “in un momento importante, nel quale anche a beneficio delle nostre autonomie speciali sono messe a disposizioni significative risorse grazie al Piano di ripresa e resilienza”. Dal dibattito di Campiglio, ha aggiunto, “potranno emergere le linee guida per orientare l’azione pubblica, sia a livello nazionale che locale. Calibrate sullo scenario attuale che presenta opportunità e rischi, proprio come abbiamo approfondito assieme nell’ultimo Festival dell’Economia di Trento”.
L’approfondimento tecnico permesso dal convegno è particolarmente utile anche secondo l’assessore Spinelli: “Siamo molto attenti - ha precisato a margine del dibattito - alle procedure e alle metodologie che riguardano l’attuazione dei progetti collegati al PNRR. L’aspetto attuativo è decisamente importante, sia per la responsabilità connessa al migliore utilizzo delle risorse pubbliche, sia per fare in modo che i progetti in campo, che coprono numerosi ambiti, compreso l’innovazione e la competitività di sistema, abbiano la maggiore efficacia possibile”.
Oltre a Fugatti nei saluti, introdotti dal capoufficio stampa della Provincia Giampaolo Pedrotti, sono intervenuti i sindaci di Pinzolo Michele Cereghini e di Tre Ville Matteo Leonardi e il commissario del governo Gianfranco Bernabei, che ha sottolineato “l’importanza di un momento di riflessione tecnica tra istituzioni e organi funzionali coinvolti nel programma nazionale di ripresa e resilienza”. “Proprio da Madonna di Campiglio - ha aggiunto Bernabei - verrà tracciato un solco di riferimento istituzionale e tecnico. Riguardo al Piano di ripresa e resilienza sarà necessario fare il massimo per un’azione amministrativa in grado di moltiplicare gli effetti sulla crescita e il benessere, nonché per evitare i rischi di infiltrazioni criminali e favorire i controlli. Su questo lavoreremo in sinergia tra Procura, Corte dei Conti, istituzioni e forze dell’ordine, nell’interesse dello Stato e delle autonomie”.
Nell’apertura dei lavori Guido Carlino, presidente della Corte dei Conti, ha tracciato l’entità della posta in gioco a cui fanno riferimento i contenuti del dibattito. “Pur nella situazione di incertezza attuale la scelta di fondo del Pnrr è un’occasione unica di sviluppo. Inclusione, digitalizzazione e coesione sociale sono priorità per il Paese. Obiettivi che vanno coniugati con la finanza pubblica, che non è esente dall’impatto delle dinamiche economiche acuite dal conflitto bellico. Si tratta di una sfida difficile, quella del Pnrr, che fronteggiano anche la Provincia autonoma e i Comuni. Ed è in questo scenario che la Corte dei Conti è chiamata ad assolvere il suo compito costituzionale, vigilare e verificare l’efficacia e legittimità dell’azione amministrativa. Esprimendo così il proprio ruolo di salvaguardia nell’interesse di cittadini, imprese e territori, della loro crescita e benessere. Gli illeciti costituiscono infatti un freno allo sviluppo e vanno contrastati”.