Venerdì, 18 Giugno 2021 - 14:32 Comunicato 1589

La Giunta in trasferta a Garniga Terme. Le questioni aperte su infrastrutture, turismo, operatività dei Comuni
Fugatti: “Piena attenzione alle priorità di Garniga e Cimone”

“Abbiamo scelto questa modalità di riunione della Giunta provinciale in trasferta per confrontarci di persona e capire da vicino le problematiche dei territori. Riguardo alla comunità di Garniga Terme, ma anche di Cimone, che oggi abbiamo il piacere di visitare, abbiamo sentito quelle che sono le questioni aperte: le infrastrutture, il futuro del turismo e delle terme, il tema dell’operatività e dell’autonomia per i piccoli Comuni. In quest’ultimo ambito, cercheremo di dare una risposta efficace, nel rispetto delle regole che ci sono, che permetta al territorio di portare avanti gli interventi pubblici”. Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha risposto alle priorità evidenziate dai sindaci Valerio Linardi (Garniga Terme) e Damiano Bisesti (Cimone), che hanno accolto oggi la Giunta per la seduta ospitata dal Comune di Garniga. Un momento condiviso con i rappresentanti della comunità, forze dell’ordine, vigili del fuoco volontari, operatori economici, oltre all’assessore regionale Lorenzo Ossanna.

Sui temi posti dagli amministratori, che hanno sottolineato il previsto scioglimento dal primo luglio della gestione associata di Garniga e Cimone con Aldeno, si sono soffermati anche Mirko Bisesti, assessore all’istruzione, università e cultura, e Mattia Gottardi, assessore con delega agli enti locali. “Abbiamo sentito le problematiche toccate dai sindaci - così Bisesti -. Qui ci troviamo in un territorio dalla grande potenzialità. Va recuperato lo spirito e la voglia di una comunità che ha fatto molto bene in passato, superando le criticità attuali: la Provincia è al fianco per supportare le amministrazioni verso il raggiungimento di questo obiettivo. Certamente amministrare al giorno d’oggi senza un adeguato supporto del personale è difficile. Da parte nostra ci sarà il massimo aiuto”.

“Il tema della sostenibilità e della sopravvivenza dei piccoli Comuni - ha aggiunto Gottardi - è all’ordine del giorno della Giunta. Per noi ogni piccolo Comune ha diritto a mantenere funzioni di presidio che la figura dell’ente locale ha sempre ricoperto nell’autonomia trentina. La bacchetta magica non l’abbiamo in dotazione, tuttavia sono in corso numerose azioni, compresa la recente delibera che dopo 10 anni consente alle amministrazioni locali di tornare ad assumere. Per le criticità poste da Garniga ci sono due ordini di azione: nel breve periodo una risposta per dare continuità ai servizi oltre al primo di luglio, nel medio termine la possibilità individuata dalla delibera citata, che potrebbe riguardare l’innesto di almeno due figure in organico. La Provincia inoltre è disponibile per cercare forme di collaborazione con i territori vicini”.

Ecco quindi quali sono le questioni poste dai sindaci. “Il nostro ambito territoriale - ha detto Linardi - è vasto e si trova tra la città di Trento, su cui contiamo per molti servizi, e la zona delle Viote del monte Bondone che è importante per il turismo e la fienagione. Siamo una comunità vocata all’ospitalità ma che negli ultimi anni ha vissuto delle difficoltà in questo settore. La chiusura delle Terme nel 2011, senza che vi siano ancora oggi prospettive sulla riapertura, ha influito. Abbiamo meno presenze turistiche e un solo albergo aperto. Ci sono poi la viabilità e la ferita aperta di malga Albi, distrutta da un incendio negli anni scorsi. Per la ristrutturazione contiamo sull’operatività del nostro Comune, ma occorre una soluzione per assicurare al nostro ente di portare avanti gli interventi pubblici oltre il mese di luglio”.

“Garniga - ha concluso volgendo lo sguardo in positivo - è un posto magnifico per abitare, ringrazio la Giunta per il dialogo avviato sulle nostre priorità”.

Anche Bisesti di Cimone ha posto il tema dell’operatività dei piccoli Comuni oltre le gestioni associate obbligatorie. “Serve un po’ di respiro per le amministrazioni locali, in un orizzonte che si possa ampliare fino alla fine dell’anno”.



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