Cimbro e mòcheno, come anche il ladino, appartengono a un gruppo di lingue che l’UNESCO definisce “in pericolo” (“Languages in danger”) in base a dei parametri di riferimento quali il numero dei parlanti e i contesti in cui vengono ancora utilizzate. Vengono comunemente definite “minoritarie”, per un rapporto di valore numerico rispetto alla lingua maggiormente diffusa in un Paese o in una regione, ma di ‘minore’ queste lingue non hanno nulla: possiedono una loro storia, una specifica struttura linguistica e dietro a ciascuna di esse si cela un vero e proprio mondo fatto di cultura, tradizioni e senso di appartenenza, come accade per qualsiasi altra lingua maggiormente diffusa.
Non va poi dimenticato come per il Trentino le lingue di minoranza rappresentino una delle ragioni fondanti dell’Autonomia speciale e questo è un ulteriore motivo per considerarle un prezioso e imprescindibile patrimonio immateriale da custodire e valorizzare.
Le “Linee guida per la tutela e la valorizzazione delle lingue cimbra, ladina e mòchena in area dolomitica” scaturite dall’indagine sociolinguistica CLAM2021 (https://cimbro-ladino-mocheno-2021.lett.unitn.it/), che ha valutato la vitalità delle lingue storiche locali e contribuito alla progettazione di interventi mirati alla loro salvaguardia, raccomandano la formazione degli insegnanti per un’istruzione sempre più plurilingue e la trasmissione di competenze per l’uso delle tre lingue tra i bambini e i giovani.
È in questo contesto di riferimento che da diversi anni la Provincia autonoma di Trento sostiene i progetti di alta formazione, rivolti in particolare a docenti e aspiranti tali, che avranno il compito di trasmettere competenze linguistiche e culturali alle nuove generazioni nei territori di insediamento del cimbro, del ladino e del mòcheno ma anche a nuovi parlanti che abbiano desiderio di avvicinarsi a queste comunità.
La partecipazione al corso è possibile in qualità di studente o di uditore, previa una selezione delle domande nella quale saranno valutati i requisiti degli aspiranti che prevedono il possesso di un titolo di studio universitario o l’aver maturato esperienze professionali riconosciute e ritenute congrue agli scopi del corso. Coloro che decidono di partecipare in qualità di uditori, potranno farlo anche in difetto dei requisiti previsti.
Le candidature al corso devono essere presentate online entro la mezzanotte del 28 aprile 2024 accedendo al modulo disponibile al seguente link: www.unitn.it/corso_lingue_minoritarie
Il percorso formativo si svolgerà in parte in presenza presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento, in via Tommaso Gar, 14 e in parte online, a partire da sabato 4 maggio. Al termine delle lezioni sarà rilasciato un attestato di partecipazione per coloro che avranno superato le prove di verifica delle attività previste.
Per informazioni di carattere didattico:
Università degli Studi di Trento - Dipartimento di Lettere e Filosofia
Prof. Ermenegildo Bidese: ermenegildo.bidese@unitn.it
Prof.ssa Federica Ricci Garotti: f.riccigarotti@unitn.it
Link al bando di selezione: https://event.unitn.it/minoranze-linguistiche/Bando_IALM_2023_24.pdf
Sito web: https://event.unitn.it/minoranze-linguistiche/#corsi_e_seminari
Rassegna stampa ad uso interno: Articolo da L'Adige - 24.04.2024