Il Piano “Italia a 1 Giga” ha l’obiettivo di promuovere, attraverso l’intervento pubblico, investimenti in reti a banda ultra larga che consentano di garantire a tutti gli utenti una velocità di connessione in linea con gli obiettivi europei della Gigabit society e del Digital Compass.
L’iniziativa è stata presentata questo pomeriggio ai sindaci, su iniziativa della Provincia autonoma di Trento e del Consorzio dei Comuni Trentini, ed ha visto la partecipazione di Infratel Italia, società pubblica impegnata in interventi di infrastrutturazione del Paese, per il superamento del digital divide, e Tim, società a cui è stato assegnato l’appalto per l’esecuzione dei lavori nella nostra provincia.
“Internet e l’accesso alla rete - ha esordito l’assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro, Achille Spinelli - appartiene non solo all’ambito, seppur rilevante, tecnologico. Il livello di connettività rientra tra gli indici di competitività di un territorio perché indica la cifra dell’apertura dello stesso verso l’esterno e la capacità di competere con sistemi e servizi globali. L’opportunità, offerta dal Piano Italia a 1 Giga, allinea le aree residuali con il resto del Trentino che già dispone o lo avrà a breve della connettività ultraveloce. L’amministrazione provinciale ha lavorato per garantire a tutti i cittadini ed imprese trentine condizioni di equità e parità per l’accesso al futuro digitale. Il Trentino, territorio digitale, non può avere zone d'ombra o ritardi strutturali: è l’impegno che ci siamo presi e per cui abbiamo lavorato in questi anni. Come fatto per altri progetti - ha concluso Spinelli -, anche il Piano di Infratel, realizzato da Tim, conterà sulla piena e leale collaborazione degli enti pubblici locali, Comuni, Provincia e Trentino Digitale, nell’esclusivo interesse pubblico”.
Italia a 1 Giga è il primo dei piani di intervento pubblico della Strategia italiana per la Banda Ultra Larga - Verso la Gigabit Society, in attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), e prevede uno stanziamento su scala nazionale di circa 3,5 miliardi di euro.
"Infratel Italia, grazie alla sottoscrizione della Convenzione insieme al Dipartimento per la trasformazione digitale ed Invitalia - ribadisce Elisa Patrizi, responsabile Divisione Italia Domani Pnrr -, è stato designato soggetto attuatore dei Piani del Pnrr relativi alle reti ultraveloci. La nostra azione è volta a monitorare ed accompagnare le attività affidate agli operatori al fine della realizzazione di un Piano così strategico per il Paese e così garantire l’accesso alla rete a banda ultralarga e ai servizi di connettività avanzati a cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni. In questa direzione - conclude Patrizi - creare sinergie sui territori coinvolgendo tutti gli altri attori rilevanti, a partire dalle Regioni e dalle Province autonome, è fondamentale per la realizzazione del Pnrr. E la sinergia con la Provincia Autonoma di Trento che conferma una storica collaborazione è preziosa per rispettare le sfidanti tempistiche dei Piani”.
In Trentino sarà Tim ad occuparsi dei lavori. Gli investimenti previsti ammontano a 39 milioni di euro a favore di 23 mila abitazioni, con un costo medio per immobile di 1.600 euro. Il piano è stato approvato dal Comitato interministeriale per la transizione digitale (Citd) il 27 luglio 2021.
“Grazie al Piano Italia a 1 Giga, finanziato in parte con i fondi del Pnrr e in parte da nostri investimenti, porteremo la fibra ottica ultraveloce negli oltre 22 mila civici distribuiti su 150 comuni del Trentino - dichiara Massimo Tarsi, responsabile Field Operations Line Trentino-Alto Adige di Tim -. Nello specifico, i lavori sono già iniziati in 8 comuni della Provincia autonoma di Trento: Rovereto, Riva del Garda, Pergine Valsugana, Arco, Dro, Mori, Volano e ovviamente Trento. A breve apriremo i cantieri anche a Borgo Chiese, Lavis, Bedollo e Terre d’Adige. Stiamo lavorando in piena sinergia con la Provincia per il rilascio dei permessi, oltre all’utilizzo delle infrastrutture pubbliche che consentono di evitare gli scavi, così come stiamo incontrando i sindaci e le amministrazioni Locali per condividere e coordinare i piani di lavoro”.
Obiettivo dell’iniziativa è di realizzare al 2026 infrastrutture di rete a banda ultra larga che garantiscano la velocità di trasmissione di almeno 1 Gbit/s sull’intero territorio nazionale. Il piano collegherà i civici delle unità immobiliari nelle aree grigie, nelle quali non è presente, né lo sarà entro i prossimi cinque anni, alcuna rete idonea a fornire velocità di almeno 300 Mbit/s in download nell’ora di picco del traffico.
In concreto, il piano completa la rete in fibra ottica nei Comuni, trascurati dagli operatori privati, in cui frazioni o gruppi di abitazioni non sono state raggiunte dal precedente Bando Bul (Banda Ultra Larga), assegnato a Open Fiber.
Ai sindaci è stato anche presentato il Catasto dei sottoservizi (Sinfi), lo strumento identificato per il coordinamento e trasparenza per la nuova strategia per la banda larga e ultralarga. La gestione del catasto è stata presentata da Luigi Cudia, responsabile Divisione infrastrutture e servizi digitali di Infratel Italia. Tra le funzioni svolte da Sinfi rientra la condivisione delle infrastrutture, mediante una gestione ordinata del sotto e sopra suolo e dei relativi interventi. Il nuovo catasto offrirà un unico cruscotto, attraverso il quale sarà possibile programmare, gestire con efficienza e monitorare tutti gli interventi.