“Ringraziamo la Provincia autonoma di Trento, le amministrazioni della Vallagarina e Trentino Digitale per la proficua collaborazione che ha reso possibile la realizzazione del progetto: la banda ultra larga ad oggi è già disponibile in circa 136 comuni in Trentino. Un risultato molto importante che mette cittadini, amministrazioni locali e imprese nelle condizioni di poter usufruire di tutti i servizi digitali avanzati e ormai indispensabili. Una delle caratteristiche più interessanti della fibra ottica è la sua natura di tecnologia sostenibile, sia da un punto di vista ambientale che energetico. Essa, infatti, produce minime quantità di CO2, e dato che gli elementi di rete sono ‘passivi’ (non richiedono erogazione continua di energia elettrica) riduce al minimo i consumi energetici. Vari studi internazionali riportano riduzioni di consumo di energia di circa l’85% per le reti di accesso in fibra rispetto a quelle in rame” sottolinea Manuel Balestra, Regional Manager di Open Fiber in Trentino.
Prosegue quindi la realizzazione del piano nelle aree bianche nei 166 comuni del Trentino. Nella Provincia autonoma di Trento il valore del progetto, finanziato con fondi pubblici, ammonta a 72 milioni di euro. La nuova rete rimarrà di proprietà pubblica, mentre Open Fiber ne curerà la gestione e la manutenzione per i prossimi venti anni. Buona parte della rete in fibra ottica di Open Fiber passa attraverso l’infrastruttura (ad esempio cavidotti) che in questi anni Trentino Digitale ha allestito in maniera puntuale su gran parte del territorio provinciale.
“Nei comuni della Vallagarina sono state connesse oltre 26 mila unità immobiliari attraverso un’infrastruttura in fibra ottica che si sviluppa per circa 324 chilometri, con oltre l’83% di essa realizzata mediante il riutilizzo di cavidotti e reti sotterranee o aeree già esistenti tra cui anche i cavidotti elettrici di Set Distribuzione. Sono stati collegati anche alcuni importanti luoghi di interesse storico-artistico come ad esempio: i palazzi Barocchi di Ala, il Palazzo Eccheli Baisi di Brentonico e Castel Beseno a Besenello”, spiega Gabriele De Rossi, Field Manager di Open Fiber.
Open Fiber è un operatore wholesale only: non vende servizi in fibra ottica direttamente al cliente finale, ma è attivo esclusivamente nel mercato all’ingrosso. I cittadini interessati non devono far altro che verificare sul sito www.openfiber.it la copertura del proprio civico, scegliere il piano tariffario preferito e contattare uno degli operatori disponibili per poi iniziare a navigare a una velocità impossibile da raggiungere con le attuali reti in rame o miste fibra-rame. Nel caso il proprio numero civico non risulti connesso alla rete pubblica in fibra ottica, a differenza di quelli vicini, l’utente può inviare la segnalazione attraverso il sito di Open Fiber (qui il link https://openfiber.it/contattaci/), in quanto i database sono in continuo aggiornamento. In base a quanto previsto dai bandi pubblici, la rete di Open Fiber nei comuni delle aree bianche si ferma fuori dalla proprietà privata, fino ad un massimo di 40 metri di distanza dall’abitazione. Quando il cliente finale ne farà richiesta, sarà l’operatore selezionato dal privato a contattare Open Fiber, che a quel punto fisserà un appuntamento con lo stesso utente, con l’obiettivo di portare la fibra ottica dal pozzetto stradale fin dentro la sua abitazione. Al termine dell’operazione, l’utente potrà usufruire di molteplici servizi innovativi come lo streaming online in HD e 4k, il telelavoro, la telemedicina, i servizi avanzati della Pubblica Amministrazione e di tante altre opportunità generate dalla rete FTTH costruita da Open Fiber, l’unica capace di arrivare a una velocità di connessione fino a 10 Gigabit al secondo e che abilita una vera rivoluzione digitale grazie alla migliore tecnologia disponibile sul mercato.
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