Famiglie forti ed efficaci sono requisiti indispensabili per prevenire le difficoltà dei giovani. Un ambiente familiare positivo è condizione essenziale perché non si manifestino comportamenti devianti o antisociali. 130 famiglie trentine hanno già dato adesione ai primi cicli di incontri che si terranno a partire da domani a Vigolo Vattaro e sabato all’oratorio di Arco per terminare nel mese di luglio 2023. Dal 2010 sono oltre 30 i paesi nel mondo che hanno aderito tra cui Giappone, Indonesia, Bangladesh, Svezia, Spagna, Francia e Stati Uniti.
Il primo incontro si terrà venerdì 3 marzo ad ore 18.00 presso il centro giovanile “Rombo” di Vigolo Vattaro in via Fabio Filzi n. 2 e sabato 4 marzo ad Arco presso l’oratorio in via Pomerio n. 15.
Il progetto si rivolge a famiglie con figli di età compresa fra 8 e 15 anni e prevede un incontro a settimana per 4 appuntamenti formativi interattivi, incentrati sulle seguenti tematiche: comunicazione efficace, gestione dello stress e valorizzazione dei punti di forza e strategie operative per aiutare i ragazzi/e a vivere serenamente le dinamiche del gruppo dei pari.
“Domani inizia un progetto inedito in Trentino – ha dichiarato l’assessore alle politiche familiari della Provincia autonoma di Trento, Stefania Segnana – che porterà sicuramente buoni frutti nel potenziare il percorso di crescita delle famiglie e rinsaldarne il ruolo sociale che è centrale nello sviluppo della nostra comunità. Family United è stato presentato lo scorso dicembre al Festival della famiglia e siamo onorati di essere per l’Italia i primi, assieme a Parma, ad averlo sperimentato, a seguito degli esiti positivi registrati l’anno scorso, a livello di esperienze pilota, presso l’Enaip e presso l’Istituto comprensivo di Riva del Garda. Il Trentino, per la sua stessa vocazione, non poteva esimersi dall’abbracciare con convinzione un progetto di qualità come questo in quanto siamo certi che investire nelle famiglie e nei giovani sia un caposaldo della nostra società e che debba sempre avere un ruolo privilegiato all’interno delle politiche governative”.
Family United è un progetto a valenza prettamente educativo/formativa per le famiglie e su questo fronte l’assessore provinciale all’istruzione, università e cultura Mirko Bisesti ha dichiarato: “Questo progetto ha un alto potenziale nell’aiutare i genitori nel loro ruolo e nell’affrontare le sfide che possono presentarsi ai genitori e ai figli, anche in contesti di fragilità. La Provincia autonoma di Trento ha creduto fin dall’inizio in questo progetto che offre strumenti operativi per migliorare la vita in famiglia, aiutare i bambini/e e i ragazzi/e a sviluppare consapevolezza e senso di responsabilità e a supportare i genitori nel loro ruolo di cura rafforzando le reti e l'integrazione fra le famiglie”.
“Sostenere un progetto che mette al centro la famiglia, soprattutto in un periodo particolarmente delicato come quello dell’adolescenza di ragazzi e ragazze, è nelle nostre corde - prosegue Fausto Manzana, Amministratore Delegato di Gpi -. La famiglia è il luogo in cui la vita fiorisce, è la comunità originaria che ci definisce, è l’ancora che ci mantiene saldi. Averne cura è importante e può fare la differenza nella vita di ciascuno. Family United è un tassello che si aggiunge a quello che Gpi sta facendo da molti anni nel contesto della certificazione Family Audit, ossia conciliare al meglio i tempi di vita con quelli del lavoro. Questa iniziativa conferma e rafforza il nostro approccio”.
Per informazioni:
familyuniteditalia@gmail.com
www.progettosole.org/familyunited