Venerdì, 13 Gennaio 2023 - 17:41 Comunicato 74

Positiva la valutazione dell’Alta Commissione per l’attuazione del programma PINQuA
Ex Ziglio di Levico, da Roma primo “ok” al progetto di riqualificazione

C’è un primo, fondamentale, via libera al progetto di riqualificazione del compendio ex Ziglio di Levico Terme. L’Alta Commissione per l’attuazione del Programma nazionale per la qualità dell’abitare – PINQuA, finanziato dal PNRR, si è infatti espressa positivamente sulla proposta avanzata lo scorso settembre dalla Provincia, dando di fatto il via libera alla prosecuzione dell’iter di finanziamento.
“Un passaggio fondamentale che va nella direzione di restituire alla collettività un luogo storico e identitario, che rinnovato sarà capace di generare benessere sociale ed educativo” il commento dell’assessore alla Salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana.
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza, un’opportunità per il Trentino [ Provincia autonoma di Trento]

E’ un giudizio positivo quello che l’Alta Commissione per l’attuazione del programma PINQuA ha comunicato agli uffici provinciali circa la proposta di riqualificazione dell’ex Centro don Ziglio di Levico Terme. Un giudizio che consente di proseguire la progettazione e l’iter di finanziamento che potrebbe portare nelle casse provinciali 15 milioni di euro da destinare al restyling della struttura.
“La comunicazione della positiva valutazione al nostro progetto da parte del Ministero è un passo importante ma rappresenta solo il primo step di un iter articolato che prevede ancora alcuni passaggi altrettanto importanti e delicati” le parole di Roberto Pallanch, dirigente dell’Unità di missione semplice disabilità e integrazione socio sanitaria della Provincia.
Il prossimo sarà la pubblicazione sul sito del Ministero del decreto di approvazione - entro 60 giorni dalla comunicazione della valutazione – momento a partire dal quale si avranno 240 giorni di tempo (8 mesi) per presentare la documentazione dettagliata e il progetto esecutivo, la cosiddetta Fase 2 della progettazione. Entro 90 dalla ricezione di tutto il materiale, la Commissione rilascerà il nulla osta al finanziamento, al quale seguirà (entro 60 giorni) la pubblicazione del decreto di approvazione delle proposte definitivamente ammesse a finanziamento. Superato questo ultimo step si potranno stipulare le convenzioni o gli accordi di programma e dare il via ai lavori.
“Può sembrare un iter lungo ma i tempi in realtà sono stretti, soprattutto nella seconda fase di progettazione – continua Pallanch - . Dovremo essere bravi ed avere le idee chiare su come muoverci e su cosa fare, tenendo conto che siamo chiamati ad utilizzare i fondi entro il 31 marzo 2026”.

“Un passaggio fondamentale che va nella direzione di restituire alla collettività un luogo storico e identitario, che rinnovato sarà capace di generare benessere sociale ed educativo” il commento dell’assessore provinciale alla Salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana.

Soddisfazione esprime anche il primo cittadino di Levico Terme, Gianni Beretta.  “Si intravede una importante opportunità per la nostra comunità – le sue parole - . Si tratta di un passaggio importante che attendevamo con ansia e che apre le porte a quel progetto di ristrutturazione che rappresenta moltissimo per il territorio e per l’utenza, senza dimenticare le ricadute occupazionali. Il fatto che il nostro fosse l’unico progetto presentato a Roma su questo tipo di attività dimostra una volta di più la qualità dell’idea progettuale e come la collaborazione tra gli attori locali possa essere costruttiva e virtuosa”.

Nel settembre 2022 la Provincia aveva approvato lo studio di fattibilità della riqualificazione del compendio ex Ziglio, per una spesa complessiva stimata di 15 milioni di euro. Tale passaggio era necessario al fine di avanzare la richiesta di contributo al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile nell’ambito del Programma nazionale per la qualità dell’abitare – PINQuA finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Il programma – con una dotazione di 2,8 miliardi di euro – è nato con l’obiettivo di valutare e finanziare quelle progettualità degli enti locali capaci di ridurre il disagio abitativo aumentando il patrimonio di edilizia residenziale pubblica, rigenerare il tessuto socioeconomico dei centri urbani, migliorare l’accessibilità, la funzionalità e la sicurezza degli spazi e dei luoghi degradati.
Lo studio di fattibilità, redatto dal Servizio opere civili di Apop - l'Agenzia provinciale per le opere pubbliche, prevedeva la ristrutturazione urbanistica e la realizzazione mediante demolizione e ricostruzione di un sistema di corpi edilizi da destinare ad un “nuovo modello strutturale” dell’area disabilità del Centro Don Ziglio di Levico Terme pensato per ospitare due macro-gruppi di ospiti: persone con disabilità con autonomie praticamente nulle e persone con buone autonomie, con bisogno assistenziali minimo e maggior bisogno educativo-riabilitativo. Il progetto prevede inoltre la realizzazione di spazi a e aree esterne verdi accessibili anche agli abitanti di Levico, così da generare inclusione sociale e arricchimento culturale.

(sr)


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