
Alla consegna dei lavori hanno partecipato anche i rappresentanti frazionali di Susà, il personale dell’impresa e i tecnici provinciali, tra cui il dirigente dell’Umst Patrimonio e trasporti Mauro Groff e il dirigente del Servizio opere civili Marco Gelmini.
Ex Artigianelli, alcuni dati
Il complesso ex Artigianelli, edificato a Susà di Pergine nel periodo 1963–1965 e nato su progetto del 1962 come centro vocazionale - seminario minore, negli anni ’70 fu trasformato in scuola pubblica per le scuole medie di Pergine con annesso convitto. L’edificio è articolato su un grande corpo di fabbrica, dal quale si dipartono altri tre volumi, per 55.600 metri cubi complessivi. Il piano terra ha una superficie di oltre 2.500 metri quadrati. La proprietà provinciale comprende un’area di quasi 15.500 metri quadrati attorno ai volumi.
Il manufatto nel suo complesso non risulta essere sottoposto a vincoli storico-artistico, se si esclude il mosaico del Cristo Benedicente che l’amministrazione provinciale ha già provveduto a recuperare, restaurare e ricollocare nella chiesa di Sant'Alessandro a Riva del Garda.
Il progetto di riqualificazione
Il progetto è stato approvato con determina del Servizio Opere civili dell’Agenzia provinciale per le Opere pubbliche. Completate le operazioni propedeutiche del primo lotto sarà avviata la demolizione completa dell’edificio. Prevista la demolizione complessiva entro e fuori terra dell’immobile, la preventiva cernita e smaltimento di materiale non riciclabile, la successiva frantumazione in sito previa macinazione, vagliatura e marcatura CE delle macerie e sistemazione finale dell’area. Il costo stimato del secondo lotto è pari a 1.494.781,68 euro comprensivi degli oneri della sicurezza, mentre i lavori dovranno essere compiuti in 350 giorni naturali e consecutivi.
Il futuro dell’area
In accordo poi con l’amministrazione comunale di Pergine Valsugana sono in corso di sviluppo alcune soluzioni che consentano di recuperare l’area a funzioni urbanistiche di utilità per entrambe le amministrazioni: eventuale sede scolastica, spazi per archivi provinciali, spazi per attività sportive, aree a verde. La nuova occupazione dell’area sarà improntata eventualmente ad una diversa articolazione dei volumi edilizi, certamente molto più contenuti rispetto agli attuali.