
Alla luce dell’eccezionale situazione meteo, alcune aziende zootecniche hanno correttamente anticipato l’inizio del periodo di alpeggio. Ecco dunque che un’altra deroga introdotta dall’esecutivo riguarda la “revisione” del periodo di pascolamento, con il conteggio dell'arco temporale minimo di 70 giorni di alpeggio a partire dal 1 giugno, anziché dal 15 giugno.
Ricordiamo che le condizioni climatiche e ambientali della campagna 2022 sono state caratterizzate finora da precipitazioni particolarmente scarse e temperature superiori alle medie stagionali. Una situazione combinata con le deboli nevicate invernali e primaverili, che non ha permesso di generare scorte di acqua in quota. La situazione relativa al foraggio è stata dunque analizzata dalla Fondazione Edmund Mach, che ha certificato come in risposta alle condizioni climatiche (stress idrico e temperature anomale), si sia registrato in quota “uno sviluppo vegetazionale modesto o nullo”. In molti pascoli si riscontra dunque una limitata produzione di foraggio e carenza di acqua.
Per consentire ai beneficiari degli aiuti di avvalersi delle deroghe previste dal provvedimento della Giunta, le singole situazioni saranno verificate dalle strutture deputate ai controlli. I funzionari accerteranno dunque che l’anticipata “desmalgada” sia effettivamente riconducibile alla scarsità di foraggio e alla carenza idrica in alpeggio.