
Entrando nel merito del tema congressuale, Marchiori ha sottolineato come la sfida odierna non sia contrapporre tutela e sviluppo, ma trovare un equilibrio tra la vivibilità per i residenti e l’autenticità dell’esperienza offerta ai turisti: “Come nelle politiche per la casa, anche nel turismo serve garantire condizioni che permettano alle persone di restare nei territori, perché una montagna abitata è una montagna viva. Se perde i suoi abitanti, perde anche la propria identità: assicurare la possibilità di vivere e lavorare nei paesi di montagna è la prima forma di tutela ambientale e culturale”. Secondo l’esponente della Giunta, “promuovere l’Autonomia significa promuovere la cultura della montagna, l’autogoverno e la responsabilità collettiva, formando visitatori consapevoli che comprendano la montagna come un ambiente vivo, con limiti da rispettare. Non è un prodotto da consumare, ma un’esperienza condivisa tra residenti e ospiti, capace di generare valore e lasciare un segno reciproco. La parola chiave dev’essere consapevolezza: del limite, del valore e della responsabilità che comporta vivere e frequentare la montagna”.
Marchiori ha sottolineato come la riflessione sulla capacità di carico turistica non possa prescindere dalle politiche abitative e di coesione territoriale, strumenti indispensabili per contrastare lo spopolamento e mantenere vive le comunità locali. Il turismo, ha ribadito l’assessore, deve essere alleato della montagna, promuovendo un modello che valorizzi il patrimonio ambientale e sociale del Trentino. Marchiori ha dunque ringraziato la Sat e il suo presidente Cristian Ferrari per il costante impegno nella formazione, nella cultura della sicurezza e nella tutela del territorio, sottolineando come il congresso rappresenti un momento di confronto prezioso per rafforzare la collaborazione tra istituzioni, associazioni e comunità locali.