
Il Soccorso alpino e speleologico trentino è intervenuto per il posizionamento di fettucce rosse e gialle in quota, al fine di delimitare le aree a rischio e impedire l’accesso alle zone instabili. Nel pomeriggio di ieri è stata segnalata una violazione del divieto di transito sui sentieri chiusi: è fondamentale mantenersi rigorosamente all’interno del sedime dei tracciati autorizzati per la propria incolumità e per non ostacolare le operazioni di monitoraggio.
Il Servizio Geologico della Provincia è in attesa di una finestra di beltempo e buona visibilità per poter effettuare una nuova ricognizione diretta, necessaria alla valutazione della situazione e della consistenza del recente crollo. Sono già programmati ulteriori sopralluoghi conio supporto del Nucleo elicotteri nella giornata di lunedì, con la partecipazione di geologi, Nucleo droni dei Vigili del fuoco permanenti di Trento e Soccorso alpino, e mercoledì con la collaborazione di ricercatori dell’Università di Milano-Bicocca.
Il nuovo distacco si aggiunge a quello già avvenuto lo scorso 27 luglio, alle ore 2.36, che ha coinvolto una massa stimata in circa 36mila metri cubi. In base al modello tridimensionale elaborato con il supporto del Nucleo droni del Corpo permanente dei Vigili del Fuoco di Trento, la massa totale potenzialmente instabile su cima Falkner è stimata in circa 700mila metri cubi.
Il timelaps del crollo del 1 agosto 2025, dalla webcam Madonna di Campiglio Spinale > https://drive.google.com/drive/u/0/folders/1xWsnecBo-gFDyCUEj7t5oP2DB7ymFcNQ
Le immagini dei droni, nel sopralluogo dell'omonimo Nucleo del Corpo permanente dei Vigili del fuoco di Trento > https://drive.google.com/drive/u/0/folders/1lxTheFO8IsqDKMQoff77lRJzpvU2gejG