
Sul tappeto temi noti e che giorno dopo giorno diventano più difficili, a cominciare dall'incremento forte del flusso dei Tir che stanno saturando l'Autostrada del Brennero con le conseguenti decisioni dell'Austria di introdurre in alcune giornate il cosiddetto "contingentamento".
"Serve una posizione comune - ha detto Ugo Rossi- capace di coniugare diritti come la libera circolazione e la connessione con il rispetto di territori particolari e delicati come i nostri". Una dichiarazione che è sempre stata preceduta da precise assunzioni di responsabilita e per questo Rossi, Platter e Komoatscher hanno ricordato i finanziamenti deliberati da Trentino, Tirolo e Alto Adige a sostegno del tunnel ferroviario del Brennero e delle relative tratte di accesso, utilizzando anche strumenti innovativi (basti pensare al modello A22 che da anni sta accantonando risorse pro ferrovia) e sistemi infrastrutturali misti. Rossi a questo proposito ha voluto ricordare il potenziamento dell'Interporto di Trento che beneficerà con il prossimo assestamento di bilancio di un ulteriore stanziamento (tra i 10 e i 12 milioni di euro) per completare le opere che entro il 2019 permetteranno di aumentare da 200 mila a 600 mila il numero di Tir da spostare sull'autostrada viaggiante. "Ma tutto ciò non basta - ha ricordato Rossi - se non si affronta con decisione il tema degli incentivi all'uso della ferrovia e, parallelamente, quello dei pedaggi e del costo del carburante". Il che significa politiche chiare ed uniformi per scoraggiare chi trova l'attraversamento del Brennero tramite l'autostrada ancora oggi la via più conveniente. "È questo il messaggio forte che dobbiamo lanciare insieme - ha concluso Rossi - e la firma del memorandum, ha proprio questo importante significato: rinnovare con i governi l'impegno a presidiare a lungo termine una partita fondamentale per la qualità della vita delle nostre popolazioni"