
A Natale siamo tutti più buoni, dice il famoso slogan pubblicitario. O forse no.
Natale è certamente una festività amata da tante e tanti, che porta con sé un carico di magia e calore. Ma non sfugge ai più che nel cono d'ombra non rischiarato dalle lucine decorative, la realtà non lesina violenza e disuguaglianze. Non solo: nell'immaginario del Natale sono vivi e vegeti - si fa per dire - personaggi che incarnano il lato più oscuro dell'esistenza.
A questo nodo mai del tutto risolto tra incanto e disincanto è dedicato il numero ora online di “History Lab Magazine” intitolato “Babbo Natale contro tutti”.
Si tratta della sedicesima uscita del magazine online della Fondazione Museo storico del Trentino dedicata a temi che intersecano storia e attualità.
Il numero contiene il punto di vista dello storico David Bidussa (intervistato da Tommaso Baldo e Francesco Filippi) che, partendo dal concetto di “invenzione della tradizione” racconta l’origine, le caratteristiche e la funzione di alcuni simboli natalizi, come l’albero, il presepe e Babbo Natale. Un altro punto di vista è quello dell’etnomusicologo Renato Morelli (raccolto da Alice Manfredi) che racconta l'origine del “cantare la stella”, una tradizione tipica dell'alta Val dei Mocheni incredibilmente legata alla grande Storia, e in particolare allo scontro tra Riforma e Controriforma.
Un pezzo dello storico Alberto Ianes tratteggia l’essenza consumista e pregna di disuguaglianze del Natale, mentre un excursus storico ricorda alcuni degli episodi storici più bellicosi e violenti avvenuti il 25 dicembre, in contrapposizione con l’immaginario della tregua.
Un elenco semiserio dei personaggi che sfidano Babbo Natale contendendogli lo scettro di portatore per eccellenza di doni fa da contraltare ad una Top 4 intitolata “quelli del carbone” con i personaggi tramandati attraverso film, libri e storie orali che giocano il ruolo dei cattivi.
Una gallery mette in fila alcune proposte del piccolo e del grande schermo tra pellicole cult e nuove serie di tendenza mentre un pezzo dedicato alla storia di Trento testimonia come già ad inizio Novecento si consumasse la madre di tutte le "battle" ovvero lo scontro simbolico tra albero e presepe.
Nella sezione “Digital” si parla degli archivi delle “letterine” a Babbo Natale e di una ricerca sul web “a caccia” di testi e simboli anti-natalizi. Chiude la sezione “Didatticare” con due attività educative: una proposta del Museo delle storie di Bergamo e la mostra su Tim Burton – con relative proposte didattiche - al Museo Nazionale del Cinema di Torino.
Un numero ricco insomma, come è ricco - di cose, simboli e contraddizioni – il periodo di Natale.