Recentemente, infatti, la Cantina ha deliberato di realizzare, tramite la richiesta di contributo a fondo perduto del 40% nell'ambito del PNRR, un impianto fotovoltaico che consentirà di abbattere di oltre il 32% la dipendenza energetica dell’azienda. "Questo è un momento felice per la spumantistica trentina - ha detto ancora Tonina ricordando la recente prima edizione del Festival del Trentodoc - ma la differenza comunque, la fanno sicuramente le persone. Come non ricordare il grande lavoro del vostro direttore "storico" e ora presidente Mauro Baldessari, ma anche l'apporto essenziale del vicepresidente Tullio Parisi, che quest'anno cessa il suo mandato e la linfa vitale delle nuove leve. Il ricambio generazionale nei momenti più difficili è fondamentale in un'azienda, soprattutto in una cooperativa e le riconferme di tre figure, oltre a quella recente del neoeletto Luca Pizzini, diplomato e poi laureato a San Michele all'Adige, che inizia con voi un nuovo percorso, è sicuramente da apprezzare". "Vi porto anche i saluti del presidente della Provincia Maurizio Fugatti e dell'assessore all'agricoltura Giulia Zanotelli, oggi impegnati a Milano in alcuni appuntamenti istituzionali. La politica trentina è vicina al mondo della cooperazione e soprattutto a quello della produzione vitivinicola, che rappresenta un'eccellenza tra i prodotti del nostro territorio", ha concluso Tonina.
La Cantina Vivallis è un’azienda Cooperativa che opera nel settore dei “semilavorati”, ottiene cioè, dalla curata trasformazione delle uve dei soci, vini grezzi di diverse tipologie che vengono a loro volta ceduti o al proprio consorzio di secondo grado CAVIT, o a clienti che operano prevalentemente nel settore del prodotto finito imbottigliato. I prodotti consistono soprattutto in uve e mosti, ma una parte dei ricavi riguarda la vendita all'ingrosso di vino sfuso e soprattutto il conferimento a Cavit, che rappresenta l'attività principale della Cooperativa. Di particolare soddisfazione quest'anno, come ha sottolineato Baldessari, l'avviamento del punto vendita e le vendite del prodotto imbottigliato, unicamente a denominazione DOC Trentino, che hanno raggiunto i valori del periodo precedente la pandemia. Nonostante le incertezze che si presentano in questa fase, "la solidità di CAVIT e del sistema vitienologico cooperativo Trentino sarà il cardine dei nostri futuri risultati di gestione", ha detto ancora il presidente di Vivallis, che ha evidenziato anche come dal punto di vista qualitativo l'annata 2022 è stata molto positiva, nonostante si sia riscontrato un decremento, in valore assoluto, dei conferimenti da parte dei soci.
Vivallis, con sedi operative a Nogaredo, Trento, Isera e Volano, conta 732 soci e circa 30 dipendenti e possiede un capitale netto di quasi 9 milioni di euro. L'azienda ha la certificazione SQNPI (Sistema Qualità Nazionale Produzione Integrata) per la vinificazione sostenibile, confermata per la produzione delle uve del 2021. Quest'anno, inoltre, ha ottenuto la certificazione secondo gli standard BRC (British Retail Council) e continua, in costante aggiornamento, l'utilizzo delle più moderne tecnologie di vinificazione e di affinamento dei vini, bianchi e rossi, attraverso l’utilizzo razionale di biotecnologie e di metodologie fisiche, con un uso ridotto di solfiti. La produzione riguarda varietà come Sauvignon bianco e Traminer, ma anche Pinot Grigio e Chardonnay e, per i rossi, che rappresentano un quarto della produzione, Merlot e Marzemino e alcune varietà di rosati.