
“Le biblioteche sono, da sempre, luoghi fondamentali per la crescita culturale e civile delle nostre comunità. Rappresentano presìdi insostituibili di accesso universale, gratuito e inclusivo alla conoscenza, all’informazione e all’arricchimento personale. La loro diffusione capillare su tutto il territorio provinciale consente di intercettare e rispondere in maniera puntuale e flessibile ai bisogni delle diverse realtà locali, offrendo spazi di studio, lettura, incontro e socializzazione. – ha sottolineato l’assessore provinciale Gerosa – Questo progetto nasce proprio dalla volontà di rafforzare ulteriormente questo ruolo, andando incontro alle esigenze specifiche e spesso differenziate di chi frequenta quotidianamente le biblioteche: studenti, famiglie, persone con disabilità, anziani, nuovi cittadini. Oggi prende il via un’importante sperimentazione con l’obiettivo di rendere ogni spazio culturale sempre più accessibile, accogliente e adeguato alle modalità contemporanee di apprendimento e fruizione dei contenuti. L’accessibilità, infatti, non può essere intesa solo come un principio astratto o un valore da affermare a parole: deve tradursi in azioni concrete, quotidiane, in servizi pensati per tutti, senza esclusioni. Questo intervento ne è una dimostrazione tangibile, e testimonia l’impegno costante dell’amministrazione provinciale nel promuovere una cultura davvero aperta, equa e partecipata.”
"Condividiamo con grande piacere questa iniziativa provinciale che arricchisce la biblioteca di Rovereto di una nuova dotazione tecnologica, una strumentazione che rende sempre più inclusiva e accessibile la biblioteca e con essa anche il suo patrimonio librario - ha dichiarato l'assessora del Comune Cossali -. L’ingranditore è uno strumento che aiuta a promuovere la diffusione della lettura e della cultura nei cittadini, in questo caso in particolare per le persone ipovedenti, e rientra quindi nella più generale missione di rendere la biblioteca un luogo di partecipazione e di accessibilità alla cultura. Dotarsi di strumenti sofisticati a seconda delle varie condizioni delle persone è un passaggio indispensabile per andare incontro alle diverse esigenze e per costruire spazi aperti e inclusivi, e questo non solo a livello di dichiarazioni ma anche nella concretezza delle possibilità che vengono offerte. Questo progetto provinciale rientra a pieno titolo nella nostra idea di biblioteca come centro culturale a servizio della cittadinanza intesa in tutte le sue differenze e nella sua pluralità, dove questa varietà e questa pluralità rappresentano una ricchezza che vogliamo anche coltivare come elemento di valore sociale".
Alla conferenza hanno partecipato anche Sara Guelmi, direttore dell’Ufficio per il sistema bibliotecario trentino della Provincia autonoma di Trento; Claudio Signorini, consigliere Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti; Federico Joniez, tecnico esperto e formatore dei bibliotecari trentini; a moderare Lorenzo Rotondi, giornalista dell'Ufficio stampa della Provincia.
Il progetto è coordinato dall’Ufficio per il Sistema bibliotecario trentino, in collaborazione con UICI - Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, proprio UICI ha seguito direttamente la formazione dei bibliotecari coinvolti, fornendo le competenze necessarie all’utilizzo dell’attrezzatura.
I video ingranditori si basano sulla tecnologia OCR (Optical Character Recognition), che consente di trasformare testi stampati in contenuti digitali leggibili a schermo, accompagnati dalla lettura vocale sincronizzata – anche in più lingue – parola per parola. Uno strumento utile per utenti ipovedenti, dislessici o con altre difficoltà, che potranno così accedere in autonomia a materiali di studio e lettura.
Il progetto non consiste solo nella presenza di video ingranditori nelle Biblioteche ma anche di lettori audio per poter ascoltare gli audio libri. Ad integrazione della dotazione dell’offerta del “Libro Parlato” l’Ufficio per il Sistema bibliotecario trentino ha avviato un percorso di coinvolgimento di lettori volontari che, a seguito di adeguata formazione alla lettura espressiva, registreranno una collezione di “libri narrati”. Per ora si sono resi disponibili una decina di volontari e si auspica di poter estendere ad un sempre maggior numero di lettori appassionati e sensibili l’iniziativa di “lettura solidale”.
Con 163 strutture distribuite su tutto il territorio provinciale, tra biblioteche pubbliche, punti di lettura, biblioteche scolastiche e specialistiche, il sistema trentino si conferma un modello di accessibilità culturale diffusa, capace di coniugare innovazione e inclusione.
Il primo video ingranditore, presentato durante la conferenza stampa, è offerto in comodato gratuito alla Biblioteca civica di Rovereto ma altri saranno attivi a breve in altre sette biblioteche, selezionate per area geografica e specifiche motivazioni.
Queste le biblioteche che renderanno disponibili all’utenza i video ingranditori:
- Rovereto, Biblioteca civica "Girolamo Tartarotti"
- Andalo, Biblioteca intercomunale
- Lavarone, Biblioteca comunale "Sigmund Freud"
- Pinzolo, Biblioteca intercomunale
- Predazzo La Stazione/destinazione cultura, Biblioteca comunale
- Riva del Garda, Biblioteca civica
- Trento, Biblioteca comunale
- Biblioteca scolastica del Liceo linguistico "Sophie Magdalena Scholl" di Trento.
Riprese e immagini a cura dell'Ufficio stampa qui