
L'accordo punta ad offrire un servizio più efficiente e orientato ai bisogni dei cittadini, con una forte spinta sull'integrazione tra medici, strutture e servizi, anche in attuazione degli obiettivi del PNRR. Ecco i punti chiave:
Medici di famiglia: un ruolo sempre più centrale
Il nuovo accordo regolamenta le attività svolte dalla nuova figura del medico del ruolo unico di assistenza primaria, introdotta dall'Accordo nazionale, che, oltre a curare i propri assistiti, potrà svolgere attività orarie in diverse sedi, tra cui principalmente le Case della Comunità, in attuazione del PNRR, gli Ospedali di Comunità, le sedi di Continuità Assistenziale, le Strutture intermedie o presso la Centrale Operativa 116117, con riconoscimento di specifici incentivi economici.
Aggregazioni funzionali territoriali (AFT): la chiave dell'assistenza h24
Il fulcro del nuovo modello sono le AFT, che troveranno piena realizzazione con la partecipazione di tutti i medici, che coordinano la loro attività per garantire continuità assistenziale 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 con il coordinamento degli orari di ambulatorio dei medici nella fascia diurna 8-20 e con attività notturna, festiva e prefestiva nelle sedi aziendali e prioritariamente presso le Case di Comunità. Queste nuove aggregazioni si integreranno con le medicine di gruppo integrate già esistenti, che coinvolgono circa il 90% dei medici, e lavoreranno su obiettivi comuni per migliorare la presa in carico dei pazienti, in particolare quelli con patologie croniche. In base all'Accordo sono previsti specifici incentivi al fine di supportare le attività assistenziali nelle AFT ed è prevista inoltre la messa a disposizione gratuitamente, e non più in locazione, di tutti gli ambulatori disponibili da parte dell’Azienda sanitaria, mentre per i medici che operano in altre strutture, è previsto un contributo forfettario.
Valorizzazione professionale e nuovi strumenti
L’accordo valorizza la figura del Referente di AFT, con il compito di coordinare le attività dei medici e dialogare con il Distretto sanitario, e del Coordinatore distrettuale di AFT, che si interfaccia con l'Azienda sanitaria per temi di medicina territoriale e in particolare sull’appropriatezza prescrittiva. Inoltre, l’intesa valorizza l'uso della telemedicina e dell'Intelligenza Artificiale, e rafforza le tutele per la genitorialità e la malattia, introducendo soluzioni come il part-time e lo smart working per i medici con figli minori.
Risorse
L'Accordo regolamenta l'utilizzo dei Fondi previsti dall'Accordo nazionale e le quote per attività e servizi aggiuntivi e prevede risorse provinciali integrative destinate principalmente alla valorizzazione del lavoro in AFT (circa 2 milioni), a sostenere i costi di gestione degli ambulatori principali per i medici che non dispongono degli ambulatori gratuiti (circa 1 milione) e all'attivazione del nuovo modello assistenziale con attività orarie presso le Case di comunità ed altre strutture (circa 2,6 milioni, comprensivi di una parte di compensi previsti dall'Accordo nazionale ma il cui finanziamento è a carico del bilancio provinciale).
Assessore Tonina
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