Venerdì, 02 Dicembre 2022 - 12:50 Comunicato 3786

Domande da lunedì 5 dicembre 2022 fino a martedì 28 febbraio 2023
Apicoltura, contributi per 350.000 euro

Con un provvedimento proposto dall’assessore all’agricoltura Giulia Zanotelli, la Giunta provinciale ha approvato i criteri per l’anno 2023 per la concessione dei contributi in favore dell’apicoltura. A questo fine ha destinato l’importo di 350.000 euro. Le domande di contributo potranno essere presentate da lunedì 5 dicembre 2022 fino a martedì 28 febbraio 2023, avvalendosi delle procedure informatizzate rese disponibili agli utenti sul portale https://srt.infotn.it. Sarà predisposta una graduatoria sulla base di punteggi derivanti da criteri di selezione. La struttura competente è il Servizio agricoltura della Provincia.
Arnie per l’apicoltura [ Archivio Ufficio stampa PAT]

Possono beneficiare dei contributi le imprese che operano nel settore apistico, che rispettano la definizione di microimprese, piccole e medie imprese. Il contributo è destinato agli agricoltori che sono in possesso, alla data di presentazione della domanda, di un numero minimo di 70 alveari denunciati come produzione per la commercializzazione e non per autoconsumo, e che siano in regola con il censimento 2022 nella banca dati nazionale per l’apicoltura (BDNA).

Gli investimenti per cui si richiede il contributo dovranno soddisfare l’obiettivo del miglioramento del rendimento e della sostenibilità globali dell'azienda agricola, in particolare mediante una riduzione dei costi di produzione o il miglioramento e la riconversione della produzione.

La legge provinciale n. 4/2003 prevede, all'articolo 44, la possibilità di promuovere e sviluppare l'apicoltura, anche come fattore di miglioramento qualitativo e quantitativo delle produzioni agricole. Con il provvedimento adottato si intende quindi, attraverso il finanziamento di iniziative a favore degli apicoltori, sostenere la redditività e l’ulteriore sviluppo delle aziende apistiche tenendo conto dell’importanza delle api per l’attività di impollinazione in un Trentino a forte vocazione agricola; la loro presenza è inoltre garanzia di biodiversità.

(lr)


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