
I rappresentanti di Tirolo, Alto Adige e Trentino hanno illustrato i rispettivi approcci all'orientamento scolastico e professionale, evidenziando le pratiche attuali e le sfide affrontate nel sostenere i giovani durante le transizioni tra scuola, formazione e mondo del lavoro. Il Tirolo ha focalizzato soprattutto l’attenzione sull'orientamento extrascolastico e sulle collaborazioni con le imprese locali. L’Alto Adige ha presentato il suo sistema di orientamento continuo e permanente, evidenziandone le potenzialità e le sfide legate all'equità di accesso. Il Trentino, attraverso il sovrintendente scolastico Rizza, ha illustrato il modello integrato di orientamento tra primo e secondo ciclo e le recenti innovazioni di sistema.
I risultati della ricerca condotta nell'ambito del progetto "Euregio Transizioni", presentati dai docenti dell'Università di Trento Franco Fraccaroli, responsabile scientifico della ricerca, con Alberto Casciano e Carlotta Giorgis e dai partner del Tirolo, Paul Resinger della Pädagogische Hochschule Tirol e Nikolaus Janovsky della Kirchliche Pädagogische Hochschule Edith Stein, hanno offerto una visione approfondita delle dinamiche di adattabilità e delle competenze psicosociali dei giovani nei tre territori. Le presentazioni hanno fatto emergere le competenze di adattabilità alla carriera: curiosità, fiducia in sé, controllo e preoccupazione per il futuro, fondamentali per affrontare efficacemente le transizioni. Un alto livello di fiducia in sé e un forte senso di controllo sulle proprie scelte, infatti, migliorano il benessere psicosociale e aiutano a gestire lo stress legato alle decisioni di carriera.
Anche la percezione di occupabilità, come fiducia nelle proprie competenze e risorse professionali, è essenziale per il successo in queste delicate fasi di passaggio.
Nel pomeriggio l’evento ha visto una tavola rotonda con la partecipazione di rappresentanti del mondo della scuola, della formazione professionale, del lavoro e dell'università. Oltre al sovrintendente Rizza, hanno partecipato, tra gli altri, la dirigente generale di Agenzia del lavoro Stefania Terlizzi e il direttore di IPASE Luciano Covi. L’obiettivo principale è stato quello di collegare i dati emersi dal progetto con le esperienze pratiche e le strategie politiche dei tre territori, individuando soluzioni concrete per rafforzare i percorsi di orientamento e supporto alle transizioni giovanili, condividendo buone pratiche e modelli innovativi già in atto nei diversi contesti territoriali. Sono state identificate le sfide comuni nei sistemi di orientamento e il possibile supporto, individuando le policy per migliorare l’integrazione tra scuola, formazione professionale e mondo del lavoro.
La discussione ha evidenziato l’esigenza di un accompagnamento continuo e personalizzato, che supporti i giovani non solo nella scelta della scuola superiore o dell’università, ma anche nelle fasi successive, come il riorientamento e l’ingresso nel mondo del lavoro. I partecipanti hanno suggerito di rafforzare le reti territoriali tra scuole, università e aziende per creare un ecosistema di orientamento integrato. Inoltre, è emersa la necessità di formazione continua per gli orientatori, per garantire approcci innovativi e aggiornati alle esigenze del mercato del lavoro. Sono stati quindi presentati, soprattutto dai dirigenti scolastici presenti, esempi di percorsi di orientamento formativo, con suggerimenti per estendere queste pratiche in modo più sistematico nei tre territori.
Per preparare meglio i giovani alle sfide del mondo del lavoro, è stata sottolineata l'importanza di sviluppare competenze trasversali e psicosociali, come l'adattabilità, la resilienza e le soft skills. I partecipanti hanno poi ribadito la necessità di una maggiore collaborazione transfrontaliera tra i tre territori dell’Euregio, per condividere risorse, buone pratiche e strumenti innovativi.
Fotoservizio e filmato a cura di Euregio
Vicepresidente Francesca Gerosa
Elisa Bertò
Giuseppe Rizza
Download immagini e interviste qui