
Vaccini, OGM, Covid. Ci sono alcune parole chiave che animano un dibattito pubblico spesso molto aspro e polarizzato su cosa sia giusto e su cosa sia sbagliato per le persone e, più in generale, per la società. Temi su cui è la scienza a studiare ed esprimersi, ma che hanno un impatto molto forte sulla vita quotidiana di tutti e tutte. I vaccini sono un modo per capire il nostro rapporto con la medicina e la “cura”. In un momento storico in cui uno dei più grandi vanti del welfare europeo, la sanità pubblica, fatica a rispondere a una pressione di richieste sempre maggiore, le persone sembrano cercare risposte in altri contesti, tra medicina alternativa e omeopatica, ricerche su Google e cure miracolose rivelatesi poi dei vicoli ciechi. Il Covid è stato un periodo destinato a rimanere nelle pagine della Storia mondiale, in cui in nome di un’emergenza pandemica la comunità si è dovuta stringere intorno a sé per evitare le conseguenze più disastrose. Un momento catartico, ma a più di un prezzo: la mancata libertà di movimento; la distinzione tra chi poteva lavorare da casa e chi no; le scuole sugli schermi per bambini e ragazzi, con conseguenze ancora tutte da esplorare. Gli OGM, invece, hanno infiammato le pagine dei giornali e le televisioni qualche anno fa. Un tema che rivela il nostro rapporto con il cibo e la nutrizione, su ciò che, a torto o ragione, consideriamo sano e naturale rispetto a ciò che pensiamo malsano e artificiale.
Tutti esempi che rivelano il difficile rapporto tra scienza, istituzioni e comunità. Proprio su questo tema si concentrerà la divulgatrice scientifica, scrittrice e conduttrice radiotelevisiva Silvia Bencivelli, nell’appuntamento dell’Agosto degasperiano che si terrà domenica 10 agosto, alle 18, nel Salone delle feste di Casa Raphael a Roncegno Terme. È evidente che le democrazie moderne dipendano sempre più dal sapere scientifico. Eppure, dagli eccessi dello scientismo tecnocratico che vorrebbe superare le istituzioni democratiche allo scetticismo antiscientifico e dei danni che può fare, sembra che non si riesca ancora a dare alla scienza un ruolo sociale condiviso. Come tenere in equilibrio scienza e responsabilità democratica? Come convivere con l’incertezza di un sapere mai definitivo e in continua evoluzione? Il rapporto con la scienza dice anche del sospetto crescente nei confronti delle istituzioni, del “racconto ufficiale”, in ultima istanza dei mediatori, cioè gli scienziati e le scienziate. Silvia Bencivelli, su questo aspetto, è però cautamente ottimista: “gli italiani in generale mantengono la fiducia nella scienza. Quella che è venuta meno, semmai, è la fiducia negli scienziati. Per me è una buona notizia. Il pubblico ha visto che gli scienziati sono essere umani. Non sempre puliti, con rivalità e opinioni diverse. Hanno visto l’umanità dietro il camice”. Forse è da questa umanità che dobbiamo ripartire.
L’incontro con Silvia Bencivelli prosegue l’edizione 2025 dell’Agosto degasperiano, dopo gli incontri con Lilian Thuram, Marco Aime, Serena Danna, Annalisa Camilli, Michele Ainis e Michela Ponzani. L’appuntamento successivo sarà al Teatro comunale di Telve, martedì 12 agosto alle 20.30, con il già senatore Luigi Manconi, per raccontare la democrazia come dimensione che non esclude.
Il programma completo è su www.degasperitn.it
Prenotazioni
L’incontro è a ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili. La prenotazione all'evento va effettuata sulla piattaforma Tickettailor al link raggiungibile dal sito della Fondazione www.degasperitn.it.
Info e contatti
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Streaming
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