Venerdì, 28 Giugno 2019 - 18:01 Comunicato 1551

La decisione della Giunta provinciale sul trasporto extra urbano segue quella dei Comuni per la parte urbana per complessivi 410 milioni di euro
Affidati a Trentino Trasporti i servizi e gli investimenti del trasporto pubblico per i prossimi 5 anni

Trentino Trasporti, la società “in house” della Provincia autonoma di Trento, gestirà per i prossimi cinque anni il servizio di trasporto pubblico extra urbano sia su rotaia (Ferrovie Trento Malè e Valsugana) che su strada (pullman), oltre all’aeroporto Caproni e alla funivia Trento Sardagna. La decisione è stata presa oggi dalla Giunta provinciale su proposta del presidente Maurizio Fugatti. Rispetto al precedente affidamento del 2014 (con scadenza il 30 giugno 2019), la giunta ha assegnato alla società, oltre alla gestione del servizio, anche la parte riguardante gli investimenti. Per la parte corrente (il servizio di trasporto) la Provincia riconoscerà a Trentino Trasporti un finanziamento annuo di 61,95 milioni di euro, per un valore complessivo di 309,75 milioni di euro, mentre gli investimenti saranno discussi ed approvati anno per anno dalla giunta provinciale. L’affidamento del trasporto extraurbano segue quello del trasporto urbano, deciso dai Comuni (Trento, Rovereto, Alto Garda e Pergine) per circa 100 milioni di euro e che portano a 410 milioni di euro il finanziamento su cui Trentino Trasporti potrà contare per il prossimo quinquennio. Di fatto, Trentino Trasporto diventa il polo unico di trasporto pubblico urbano ed extraurbano per l’intera provincia.

L’affidamento “in house”, ovvero senza indizione di gara, è stato gestito dalla Provincia autonoma di Trento secondo criteri rigorosi, nel rispetto anche delle normative europee in tema di trasporto pubblico. La Provincia aveva avviato dallo scorso anno  la "selezione" dell'operatore per garantire sui 60 mesi (5 anni) - dal primo luglio 2019 al 30 giugno 2024 - la percorrenza di oltre 22 milioni di chilometri. A tanto ammontano la percorrenza del servizio urbano, extraurbano e ferroviario, gestito dalla Trento-Malé e dalla Ferrovia della Valsugana sulla tratta Trento-Bassano del Grappa. Quella avviata dalla Provincia è stata una “preinformazione”, con scadenza in questo mese di giugno, e che, se non avesse visto la partecipazione di alcuna azienda esterna, avrebbe consentito alla stessa Provincia di riassegnare il servizio - per un valore di 410 milioni di euro, divisi 309,75 per il trasporto extraurbano e i restanti 100 milioni per il trasporto urbano - sui 5 anni dell'accordo alla propria società in house (al 100% di proprietà pubblica), ovvero Trentino Trasporti. E così è stato.

In altre parole, la decisione di pubblicare «l'avviso di preinformazione senza indizione di gara» - questo il nome tecnico del bando europeo - è servita per poter garantire, nel caso della mancanza di offerte, l'assegnazione in house e senza alcun contrasto da parte di possibili altri pretendenti.

Le ragioni dell’affidamento.

Stamane la Giunta ha quindi deciso per la soluzione “in house” anche sulla scorta di una serie di motivazioni giuridiche ed economiche, di procedere all'affidamento diretto per la propria parte, ma analogamente hanno fatto i Comuni per i servizi urbani in relazione alla scadenza del 30 giugno prossimo.

In particolare, la Ferrovia Trento- Malè e della Ferrovia Trento-Bassano sono caratterizzate da un bacino di domanda relativo in termini di numeri passeggeri e dove è forte anche la presenza dei servizi su gomma extraurbani. Secondo la giunta, la situazione   trentina implica l'adozione di modelli di esercizio “necessariamente flessibili”, che consentano di gestire al meglio sia il numero e la frequenza delle corse, sia per garantire l’integrazione con il servizio su gomma extra urbano. Tali obiettivi - secondo la giunta -  risultano incompatibili con l’affidamento  a realtà non in house, improntate più ad una gestione privatistica del servizio pubblico.

La soluzione in house, sempre secondo la valutazione della giunta provinciale, permetterebbe alle due realtà ferrovie l’integrazione  con  il servizio su gomma, con una migliore gestione del personale.

La scelta della giunta ha anche considerato la qualità del servizio erogato in questi anni da Trentino Trasporti: una qualità certificata anche dalle indagini di customer satisfaction e dell’indagine “Mystery Client” condotta da società di ricerca per conto di ASSTRA (Associazione delle aziende italiane di trasporto pubblico locale) che confermano la società trentina ai vertici di settore per efficienza e qualità del servizio, oltre che per flessibilità organizzativa in situazioni non ordinarie. Basti pensare allo sforzo organizzativo del maggio 2018, in occasione della 91° Adunata degli Alpini, con 450 mila viaggiatori trasportati. 

Infine, sul tema dei costi, l’analisi effettuata ad inizio 2019 da Intesa San Paolo e presentata nell'ambito del convegno nazionale di ASSTRA (febbraio 2019), e dallo Studio effettuato da Mediobanca nel 2018,  il costo chilometrico del servizio di trasporto pubblico esercito da Trentino trasporti si attesta su valori in linea con il mercato ma con standard qualitativi elevati.

I numeri del trasporto pubblico.

In particolare, l’affidamento richiede al gestore unico i seguenti servizi: extraurbano su gomma per 13,1 milioni di chilometri annui, urbano per Trento per 5,745 milioni di chilometri annui, urbano di Rovereto e Piano area per 1,5 milioni di chilometri, urbano per l'Alto Garda per 298 mila chilometri annui, urbano per Pergine per 70 mila chilometri annui. 

Inoltre si richiederanno servizi ferroviari per la gestione della Ferrovia Trento-Malé per 824 mila chilometri da percorrere annualmente e della Ferrovia della Valsugana per altri 500 mila chilometri annui per un totale stimato di 22,037 milioni annui. Il valore stimato del servizio - come detto - ammonta a 410 milioni di euro.

Gli investimenti sul trasporto pubblico.

Il disciplinare di affidamento a Trentino Trasporti, approvato oggi dalla giunta provinciale, comprende - ed è una novità, in quanto precedentemente erano regolati da un contratto di servizio separato - anche gli investimenti nei trasporti pubblici urbani ed extraurbani, nel miglioramento della intermodalità e quelli relativi all’aeroporto Caproni ed elisuperfici di emergenza. In sostanza, Trentino Trasporti si occuperà del potenziamento e rinnovo del servizio pubblico (reti, impianti e dotazioni), nonché degli interventi sull’aeroporto Caproni. 

Trentino Trasporti è una società con 1300 dipendenti e un fatturato di 107 milioni di euro. Tra bus, corriere, treni e funivia Trentino trasporti  garantisce quotidianamente il servizio pubblico ad oltre 110 mila passeggeri, la metà nelle aree urbane, l'altra nelle valli. Per quanto riguarda il 2019, Trentino Trasporto continuerà a investire nella sicurezza (videocamere a bordo, contrasto al mancato pagamento dei biglietti), ma anche in un nuovo inquadramento degli autisti, adottando modelli di produttività contestuali in linea con le migliori pratiche di aziendali. In particolare, la delibera richiama l'azienda del vicino territorio vicentino, con cui si svilupperanno sinergie coll’obiettivo di incrementare la produttività e la qualità del servizio. 

Negli scorsi giorni, Trentino trasporti aveva chiuso il bilancio d’esercizio 2018 con un utile di 82.402 euro, confermando la crescita della società di trasporto nella qualità di erogazione dei servizi pubblici.

(pff)


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