Giovedì, 16 Ottobre 2025 - 16:19 Comunicato 3037

A Predazzo le scuole delle Valli di Fiemme e Fassa impegnate nell’esercitazione sul primo soccorso
«Formazione collettiva» per imparare le manovre salvavita

Imparare le manovre di primo soccorso giocando. È questo lo spirito del «Mass training» di rianimazione cardiopolmonare, la «formazione collettiva» che ha visto protagonisti oggi al Palasport di Predazzo le alunne e gli alunni delle quinte delle scuole primarie delle Valli di Fiemme e Fassa. Circa 170 bambini e i loro insegnanti sono stati coinvolti in una grande esercitazione per conoscere come attivare l’emergenza sanitaria e sperimentare le manovre di primo soccorso come il massaggio cardiaco e l’uso del defibrillatore. L’iniziativa è stata organizzata dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari, attraverso l’Unità operativa Trentino Emergenza e Italian Resuscitation Council (IRC), la società scientifica che riunisce professionisti esperti in rianimazione cardiopolmonare, e vede il patrocinio degli enti territoriali. A supporto dell’evento sono intervenute anche le associazioni di volontariato: Croce Rossa Val di Fassa e Fiemme, Croce Bianca di Tesero, Croce Bianca di Canazei, Croce Bianca di Trento, Stella Bianca Valle di Cembra, Misericordie di Trento. L’evento rientra nell’ambito di «Viva!», la settimana dedicata alla sensibilizzazione sulla rianimazione cardiopolmonare che si svolge dal 13 al 19 ottobre in tutta Italia, legata a sua volta al World Restart a Heart Day (WRAH), la Giornata internazionale della rianimazione cardiopolmonare che si celebra proprio oggi, 16 ottobre.
Mass Training rianimazione cardiopolmonare con le scuole [ Apss ]

L’arresto cardiaco rappresenta una delle principali cause di morte nel mondo. In Italia si registrano circa 60mila casi ogni anno, con un tasso di sopravvivenza compreso tra il 5 e il 10%. Intervenire tempestivamente con le manovre di rianimazione cardiopolmonare e l’utilizzo di un defibrillatore automatico esterno (DAE) entro pochi minuti può aumentare in modo significativo le possibilità di sopravvivenza. In quest’ottica la settimana Viva! promuove momenti e attività dedicati al pubblico con l’obiettivo informare le diverse fasce della popolazione sull’arresto cardiaco improvviso e l’importanza di conoscere e saper eseguire le manovre che possono salvare la vita di chi ne viene colpito: manovre semplici, sicure, che chiunque, anche senza una preparazione sanitaria specifica, è in grado di attuare.

L’alfabetizzazione dei bambini sui passi essenziali della catena della sopravvivenza (riconoscimento, chiamata 112, compressioni toraciche) ha un impatto educativo e civico duraturo, con ricadute positive anche nelle famiglie e nella comunità. Il progetto si inserisce nel percorso di avvicinamento ai Giochi olimpici invernali Milano Cortina 2026, con l’obiettivo di promuovere una comunità cardioprotetta nei territori olimpici e di lasciare un’eredità concreta in termini di sicurezza, competenze e partecipazione attiva dei giovani.

«Formare le future generazioni alle manovre salvavita, dal massaggio cardiaco all’uso del defibrillatore, è fondamentale. Ogni anno in Europa si registrano circa 600mila arresti cardiaci extraospedalieri, 60mila in Italia, ma solo nel 58% dei casi chi assiste interviene», ha spiegato Alberto Cucino, anestesista rianimatore di Apss e coordinatore del comitato scientifico dell’Italian Resuscitation Council (IRC). «Diffondere la cultura del primo soccorso a partire dalle scuole – ha concluso – può aumentare il numero di interventi e quindi la sopravvivenza: nei Paesi dove oltre il 30% della popolazione è formata, come Svezia, Danimarca e Giappone, il tasso di sopravvivenza è triplicato».

Apss e Trentino Emergenza sono impegnati da anni nel promuovere la sensibilizzazione sull’importanza di saper riconoscere e affrontare un arresto cardiaco: vengono realizzate attività formative sul primo intervento sanitario rivolte agli studenti e alle studentesse degli ultimi due anni delle scuole secondarie di secondo grado e degli istituti professionali, raggiungendo il 97% degli istituti trentini ed è stato avviato recentemente un progetto pilota anche nelle scuole secondarie di primo grado. Con questa ulteriore attività di «formazione collettiva» si amplia l’offerta formativa di Apss coinvolgendo, come già lo scorso anno con l’evento di Trento, anche la fascia della scuola primaria.

(vt)


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