“Risulta quindi del tutto fuorviante indicare il Trentino come uno degli enti locali meno virtuosi rispetto all’utilizzo dei fondi PNRR destinate alle persone con disabilità - spiega ancora l’assessore - perché la ricostruzione di Openpolis, ripresa senza approfondimenti da altri, non tiene conto del fatto che il riparto dei progetti e delle risorse per tale bando è stato elaborato dal Ministero in relazione alla popolazione adulta (18-65 anni) residente in ogni provincia o regione. In base a ciò, la Provincia autonoma di Trento, territorio in cui risiede lo 0,91% della popolazione, poteva avanzare un numero non superiore a 6 progetti sui 700 previsti dall’avviso a livello nazionale. Noi abbiamo quindi portato avanti il massimo dei progetti consentiti. Un risultato pari al 100%, garantito anche dalla scelta della Provincia, la sola in tutto il territorio nazionale, di candidarsi come ambito unico ed assumersi l'onere della titolarità dei progetti” conclude l’assessore.
Come di può evincere analizzando i dati ufficiali , i territori che nell'articolo di Openpolis vengono presentati come virtuosi considerando solo il numero di progetti finanziati, risultano in realtà essere quelli con il maggior tasso di insuccesso rispetto al massimo dei progetti presentabili (la differenza cioè tra numero di progetti previsto dall’Avviso e numero di progetti effettivamente ammessi/ammissibili a finanziamento).