Venerdì, 08 Aprile 2022 - 15:11 Comunicato 941

L’approvazione in Giunta su proposta dell’assessore Gottardi: “Scommettiamo su sicurezza e sostenibilità”
Mobilità, un Piano strategico che guarda allo sviluppo di tutti i territori

Un nuovo quadro strategico di sviluppo del sistema di mobilità per il Trentino. Le linee di indirizzo sono state approvate oggi dalla Giunta provinciale e rappresentano il primo nucleo di indicazioni su cui sviluppare eventuali ulteriori pianificazioni stralcio o il Piano provinciale della mobilità di livello generale: “Obiettivo primario per l’Amministrazione è garantire servizi adeguati su tutto il territorio, per evitare il rischio dello spopolamento delle aree più distanti dai centri più popolosi” evidenzia l’assessore provinciale agli enti locali e trasporti, Mattia Gottardi, che osserva come sia “necessaria un’attenzione particolare alla messa in sicurezza e manutenzione delle infrastrutture (ponti, viadotti e gallerie) e della rete viaria, oltre che attuare iniziative per una mobilità alternativa più sostenibile”.
La Giunta provinciale in riunione a Tione sul sistema di mobilità per il Trentino (da sx: Eugenio Antolini sindaco di Tione, Mattia Gottardi assessore provinciale agli enti locali e rapporti con il Consiglio provinciale) [ Archivio Ufficio stampa PAT]

“Gli interventi da realizzare devono sapersi tradurre nel garantire a tutti la possibilità di accedere ai servizi di trasporto collettivo pubblici, sia dal punto di vista sociale che da quello economico. Inoltre, un sistema della mobilità sostenibile deve riuscire a mitigare anche le disparità territoriali che inevitabilmente si vengono a creare in un territorio come quello trentino che, per sua conformazione fisica, presenta aree più o meno accessibili rispetto al fondovalle della Valle dell’Adige” osserva l’assessore Gottardi.
Molte sono le azioni già messe in campo, così come gli interventi in via di definizione. Ecco dunque che le linee strategiche di indirizzo per la pianificazione della mobilità provinciale assume una connotazione strategica che ne permetta una visione d’insieme. Lo shift dal mezzo privato alla mobilità dolce, va favorito aumentando la consapevolezza del livello di sostenibilità dello spostamento, oltre che garantendo la competitività dei servizi alternativi all’auto privata. Multimodalità è quindi la parola chiave a cui dare una concretizzazione attraverso una serie di interventi sulla mobilità provinciale e locale che ha come faro quello della mobilità come servizio essenziale. Non solo per il trasporto passeggeri, ma anche per la filiera della logistica, con l’ampliamento dell’offerta intermodale e l’affermazione di Trento come nodo centrale per la distribuzione anche sovra-nazionale.
L’attenzione è posta all’utilizzo di sistemi di mobilità che mirano alla diminuzione in maniera drastica dell’emissione di anidride carbonica. In questo senso, si afferma la volontà di promuovere sperimentazioni legate alla filiera locale di produzione di biocarburanti e di idrogeno verde. Questo anche in coerenza a quanto definito dal Piano nazionale integrato per l’energia e il clima 2030 (Pniec) per l’immissione di sistemi di propulsione alimentati da biocarburanti e altre rinnovabili, cercando di ridurre le emissioni di gas a effetto serra. Questi obiettivi si raccordano peraltro con il Piano d’azione per il miglioramento della qualità dell’aria, firmato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, sei Ministeri, le Regioni e le Province autonome e varato nel 2019.

(a.bg)


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