Venerdì, 17 Luglio 2020 - 11:53 Comunicato 1609

A far affluire le risorse sul territorio a Comuni ed enti pubblici trentini sarà Cassa del Trentino
Dalla BEI 300 milioni alla Provincia per progetti in infrastrutture pubbliche sostenibili e di ricostruzione post Covid-19

La banca dell’Unione europea affianca la Provincia autonoma di Trento per tutti i progetti sostenibili del settore pubblico e la ripresa dell’economia dopo gli effetti della pandemia da Covid-19. Questa la finalità dell’accordo che mette a disposizione del Trentino 300 milioni di euro (il contratto sarà firmato il 21 luglio) con una prima tranche di 160 milioni. A far affluire le risorse sul territorio a Provincia, Comuni ed enti pubblici trentini sarà Cassa del Trentino.
“Le risorse della BEI, da sempre attenta alle esigenze del Trentino, daranno un essenziale contributo alla realizzazione del piano di investimenti per il rilancio del PIL e dell’occupazione provinciale contenuto nella legge di assestamento del bilancio 2020, che mette in campo 445 milioni di euro per far ripartire il Trentino. La Provincia autonoma di Trento è la prima Amministrazione d’Italia nell'utilizzare il Plafond BEI dedicato a Covid19, con un investimento UE maggiorato dal 50% al 90% del costo dell’investimento a tasso fisso”, ha dichiarato il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti.

Considerando le operazioni a partire dal 2012, le risorse BEI arrivate in Trentino per il tramite di Cassa del Trentino ammontano a 472 milioni; oltre al Depuratore Trento Tre in fase di completamento, risorse BEI hanno cofinanziato, tra l’altro, il MUSE e la Biblioteca Universitaria Centrale, nonché decine di piccole e medie infrastrutture. 

Nel dettaglio, con questo nuovo accordo, saranno finanziabili progetti nei settori delle infrastrutture pubbliche, dell’efficientamento energetico e delle fonti rinnovabili, trasporti sostenibili, sviluppo e rinnovamento urbano e investimenti di contrasto e mitigazione ai cambiamenti climatici. A questi si affiancheranno tutti i progetti di investimenti pubblici che avranno l’obbiettivo di mitigare gli effetti della crisi economica e sociale causata dalla pandemia e preparare il terreno per la ripresa economica.

La durata dei prestiti potrà arrivare sino a 20 anni, con un periodo di preammortamento di quattro anni e tassi fissi particolarmente contenuti.

(gz)


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