
L’appuntamento in Commissione è stato preceduto da un incontro con il sottosegretario Luigi D’Eramo. Un colloquio definito dall’assessore come molto positivo: Zanotelli ha sottolineato la necessità che - nella definizione dei diversi interventi nazionali - venga riservata una particolare attenzione alle realtà montane che presentano una serie di specificità distintive rispetto agli insediamenti nelle aree di pianura. "Un’attenzione che deve tradursi anche nella definizione della disciplina attuativa dell'ecoschema 1 livello 2 e della certificazione per il benessere animale (Sqnba), tenendo in dovuta considerazione gli elementi peculiari che caratterizzano le aziende medio - piccole della montagna” ha rimarcato l’esponente della Giunta, che ha affrontato la questione anche nell’ambito della Commissione politiche agricole. Qui è stato presentato inoltre un documento - anche a nome degli assessori delle altre Regioni alpine e della Provincia autonoma di Bolzano - con il quale si propongono alcune modifiche che vadano nella direzione del riconoscimento delle specificità che caratterizzano la zootecnia di montagna.
Zanotelli ha anche messo in luce le esigenze del nostro territorio rispetto agli interventi per l'ulteriore razionalizzazione dei sistemi irrigui, anche attraverso l'introduzione di nuove tecnologie, le criticità connesse al diffondersi di fitopatie e insetti infestanti (flavescenza, cimice, drosophila e scopazzi tra tutte), le criticità procedurali e l'esigenza di semplificazione per l'accesso alle agevolazioni per il gasolio agricolo, nonché alcune tematiche connesse all'attuazione del Pnrr, a partire dall'esigenza di un più forte coinvolgimento delle Regioni e delle Province autonome.