Giovedì, 03 Agosto 2017 - 11:20 Comunicato 2065

Sono sostenuti da Fondazione Caritro, Provincia, Consiglio delle Autonomie Locali e Fondazione Demarchi
Welfare a km zero: al via 8 progetti sperimentali

Per sostenere l’avvio di progetti di welfare generativo in Trentino sono stati stanziati 750.000 euro, un nuovo modo di rispondere alle esigenze di una società che cambia. Nell’ultima seduta del Consiglio di Gestione di Fondazione Caritro è stato deliberato lo stanziamento per il Bando 2016 per progetti di welfare generativo programmati e realizzati con logiche di rete, realizzato in partnership con Provincia autonoma di Trento, Consiglio delle Autonomie Locali e Fondazione Demarchi. Tra quelli presentati entro il termine del 15 marzo, data di scadenza del bando pubblicato a inizio gennaio 2017, sono stati selezionati otto progetti.
"I progetti selezionati hanno centrato l’obiettivo che avevamo in mente, infatti, il rafforzamento di un welfare generativo, comunitario e territoriale che passi da previdenziale e assistenziale a promozionale e generativo, da frammentato e prestazionale a integrato e ricompositivo di legami e risorse è tra le principali linee guida del nostro operato in campo sociale, - sottolinea il Presidente della Fondazione Michele Iori - supportato anche dalla firma del protocollo d’intesa dello scorso aprile tra Fondazione Caritro, Provincia autonoma di Trento e Fondazione Demarchi".
"Grazie alla collaborazione con il Consiglio delle Autonomie Locali – evidenzia l’assessore provinciale Luca Zeni - si sono utilizzate parte delle risorse aggiuntive messe a disposizione dal protocollo di finanza locale per valorizzare i territori con maggiori capacità progettuali ed innovative rivolte ai cittadini vulnerabili, incentivando terzo settore ed enti locali a pensare insieme nuove forme di welfare comunitario per i loro territori. Oltre alla modalità innovativa di co-finanziamento dei progetti con una partnership tra pubblico e privato, uniti dalle medesime finalità, questo intervento rappresenta una delle modalità innovative di riparto delle risorse attribuite ai territori orientato al superamento del criterio della spesa storica".

Venticinque complessivamente i progetti pervenuti, che toccano tutte e 5 le aree tematiche individuate dal bando, per una richiesta totale di contributi di circa 2,5 milioni di euro: si va dai progetti di sostegno alla condizione anziana (16%) a quelli per le nuove vulnerabilità (32%) a progetti di facilitazione diffusa (8%), dalle iniziative per nuovi luoghi incubatori di comunità (24%) a quelle per il welfare nei territori di montagna (20%). Il territorio trentino ha saputo cogliere la sfida del rinnovamento del welfare, a cui hanno risposto numerose realtà: nei 25 progetti sono coinvolte 209 realtà, di cui 126 appartenenti al sistema del welfare sociale (90 enti privati e 36 enti locali) e 83 realtà esterne (di cui 37 aziende).
Il bando mirava a sostenere progetti di welfare generativo programmati e realizzati con logiche di rete, coinvolgendo almeno 3 realtà con sede in provincia di Trento, tra cui una realtà non-profit che agisce con esperienza nel sistema del welfare sociale trentino. I progetti approvati, che prevedono una fase triennale di sperimentazione, dovranno essere attivati entro il 2017 per poi raggiungere una propria sostenibilità economica.
Da sottolineare che circa la metà dei progetti presentati sono stati sviluppati nei laboratori di “Welfare a Km Zero”, progetto avviato da Fondazione Caritro in via sperimentale a inizio 2015 (in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento e Fondazione Demarchi) per sostenere la progettazione partecipata di iniziative di welfare generativo.

Si riassumono di seguito i tratti salienti degli otto progetti ammessi a contributo:

  1. Nel Comune di Terragnolola Cooperativa di Solidarietà Sociale Gruppo 78 insieme ad altri 8 partner (l’incubatore di impresa Trentino social tank, il Comune di Terragnolo, la Comunità della Vallagarina, Euricse, Arti.co, APT Rovereto e Accademia della montagna) svilupperà il progetto “Terragnolo che conta”, la costituzione di una cooperativa di comunità per favorire lo sviluppo economico e sociale del territorio della valle: le attività della cooperativa contribuiranno ad offrire ai giovani della zona delle opportunità di lavoro attivando servizi turistici per la valorizzazione del territorio.
  2. A Rovereto la Cooperativa sociale Alisei punta ad attivare una rete di volontariato che si prenda cura del quartiere Brione. Il progetto “Brione Insieme”, grazie alla collaborazione di numerose realtà della zona (Comune di Rovereto, Caritas Diocesana, Cooperativa smart, Associazione filocontinuo, gruppo anziani e pensionati parrocchia san giuseppe, comunità murialdo, Associazione Ubalda Girella, comitato iniziative brione, Bruno Pompermaier, Roland Gjiorgi, Fabrizio Crisanti, Asd pallavolo rovereto, unione sportiva s. rocco, cngei, circolo culturale ricreativo sardo Maria Carta), valorizzerà il parco pubblico con il coinvolgimento attivo degli abitanti, favorirà l’integrazione dei residenti stranieri e creerà un fondo di valore solidale per il sostegno delle attività comuni.
  3. “OrtINbosco & vitaINcentro” è invece il progetto del Comune di Rovereto,  realizzato insieme a 9 partner (Istituto Don Milani, Sav società agricoltori vallagarina, fondazione museo civico, fondazione Famiglia materna, associazione italiana accoglienza stranieri, farmacia marco di rovereto, cooperativa Sociale punto d'approdo, apsp c. vannetti). L'idea è quella di puntare sulla riqualificazione di luoghi della città per favorire il benessere dei cittadini. Il progetto vuole creare degli spazi dove soggetti diversi possono interagire, abitando i quartieri del Centro Storico (VitaINcentro) e lavorando la terra al bosco della città (OrtiINbosco).
  4. In Valle dei Laghi l’idea vincente è quella di V.I.P. Very Informal People proposto dalla cooperativa sociale F.A.I. insieme ad altri 6 partner (studio associato tangram, Comunità Valle dei Laghi, Comune di Trento, Atas onlus, città futura cooperativa sociale). L’obiettivo è quello di rispondere alle situazioni di fragilità diffuse tra gli abitanti grazie al coinvolgimento dei punti di riferimento informali che sono già presenti sul territorio (bar, farmacie, parrucchiere, biblioteche, banche etc.). I cosiddetti V.I.P. (Very Informal People) potranno fornire ai cittadini informazioni utili per accedere più facilmente ai servizi. Si tratta di rendere i V.I.P. consapevoli del loro ruolo potenziale e portatori di conoscenza sui servizi a disposizione, per questo è fondamentale è costruire una rete di protezione-azione tra gli stessi V.I.P e dar vita ad un sistema informativo nuovo e capillare che possa diventare il punto di collegamento tra bisogno, territorio e servizi di welfare.
  5. Arcobaleno Scs propone invece “La città INvisibile” insieme a 17 partner (cooperativa sociale Ephedra, collettivo pickmeup, aps carpe diem, cbs srl, istituto tecnico g. floriani, Comune di Riva del Garda, associazione vivirione, apsp città di riva, apsp casa mia, pro loco rione de gasperi, comunità di valle alto garda e ledro, gruppo dialogo missionari verbiti, cooperativa eliodoro, comunità valle rotaliana-konigsberg, Comune di Lavis, APPM). L’obiettivo di questa iniziativa è rafforzare i legami sociali tra gli abitanti delle case popolari nei comuni di Riva del Garda e di Lavis attrezzando un luogo di aggregazione intorno al quale allestire attività in grado di intercettare tutta la popolazione e ricostruire legami sociali; lo spazio funzionerà da perno delle iniziative, che saranno progettate insieme agli abitanti della zona.
  6. La Comunità della Val di Sole presenta insieme ad altri tre soggetti (APPM, Progetto 92, Rete riserve del noce) “Sun-card” con l’idea di favorire la partecipazione dei giovani della Val di Sole alle attività sportive, naturalistiche e culturali sul territorio, per promuovere il benessere e i legami sociali. La card che darà accesso a queste attività sarà ricaricabile attraverso la partecipazione ad attività volontaristiche da parte dei ragazzi e delle famiglie.
  7. A Trento l’Unione Italiana Sport per Tutti - Comitato Trentino si dedica alla promozione dell’invecchiamento attivo dell’anziano presso il proprio domicilio. Il progetto, che coinvolge altri 12 partner (Azienda provinciale dei servizi sanitari, cooperativa Sociale fai, associazione ama, cooperativa neuroimpronta, farmacie comunali, saluteducazione, Auser, Associazione noi quartiere, Comune di Trento, ITEA, APSP Margherita Grazioli) ha come obiettivo principale la nascita di nuovi spazi tra le abitazioni nei condomini e nel quartiere capaci di promuovere l’interazione sociale tra gli anziani nel contesto in cui abitano e che diventino un punto di riferimento per la vita degli anziani.
  8. Nella zona di Civezzano, la Cooperativa Sociale La Rete insieme a 4 partner (Azienda agricola leonardi mario, Associazione scolastica ivo de carneri, Fondazione Mach, Comune di Civezzano) propone Tutti nello stesso campo per offrire nuove opportunità alle persone in situazioni di fragilità sperimentando un progetto di agricoltura sociale destinato alla produzione di erbe aromatiche ed officinali, alla loro lavorazione e confezionamento ed alla distribuzione dei prodotti lavorati, con una particolare attenzione a prodotti innovativi e sostenibili, grazie anche alla partnership con la Fondazione Mach. Si prevede inoltre l’apertura di un agriturismo che utilizzi i prodotti dell’azienda agricola.

Fonte: Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto

(at)


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