Giovedì, 13 Ottobre 2022 - 17:12 Comunicato 3202

Lo scorso 5 agosto il maltempo aveva causato frane e smottamenti. Le testimonianze degli operatori e la gratitudine di chi è stato assistito
Weekend della Protezione civile, il ‘caso’ Alta Val di Fassa

La sinergia tra le diverse strutture operative della Protezione civile del Trentino è fondamentale per la buona riuscita degli interventi di emergenza. La cittadinanza potrà prenderne coscienza di persona, nel weekend del 15 e 16 ottobre, all’interno della Cittadella della Protezione civile, oggi in fase di allestimento nel parco di Piazza Dante a Trento. Il programma prevede tre manovre dimostrative al giorno, attività ricreative dedicate a bambini e ragazzi e dialoghi pubblici aperti a tutta la cittadinanza. Perché è fondamentale l’impegno di tutti per preservare il territorio e gestire le situazioni di emergenza assumendo comportamenti che non mettano a rischio la propria (e l’altrui) incolumità. Ne sono convinti operatori e persone che - anche recentemente - hanno affrontato calamità legate al dissesto idrogeologico. L’ultimo caso risale alla serata dello scorso 5 agosto, nei comuni di San Giovanni di Fassa-Sèn Jan, Campitello di Fassa e Mazzin, per i quali la Giunta provinciale ha dichiarato lo stato di calamità.
L’intervento della Protezione civile nelle zone colpite dal maltempo in Alta Val di Fassa [ Archivio Ufficio stampa PAT]

In questi video, il lavoro instancabile dei Vigili del fuoco volontari in seguito alla bomba d’acqua che aveva colpito l’Alta Val di Fassa, nel racconto di Silvia Giacomuzzi (Ziano di Fiemme), che ricorda: “Siamo accorsi in caserma e ci siamo trovati in centinaia nei centri abitati più colpiti. Nel giro di 24 ore l’emergenza è rientrata e in circa 60 ore di lavoro, grazie all’impegno di tutti, i borghi sono tornati allo splendore che gli ospiti apprezzano e gli abitanti amano”. Quindi, l’invito ai giovani trentini affinché entrino nei Corpi presenti nei diversi paesi: “E’ importante mettersi a disposizione della propria comunità”.
Il volontario della Croce Rossa Italiana della Val di Fassa, Luca Follador, ricorda invece l’intervento sanitario e per l’assistenza di residenti e ospiti che - al momento dell’evento - si trovavano all’interno di strutture investite o lambite dalle colate di fango: “All’interno della palestra erano state posizionate oltre 200 brandine per la notte: abbiamo rassicurato le persone costrette a lasciare tutto e spiegato loro cosa stava accadendo. L’unione delle forze tra le diverse realtà della Protezione civile è fondamentale per il buon esito delle operazioni”. L’appello, anche in questo caso, è di fare la propria parte, partecipando ai corsi che consentono di entrare nell’associazione. “Le nostre comunità si nutrono di volontariato”.
Infine, la gratitudine dell’albergatrice di Pozza di Fassa, Alessandra Gross: “La strada che porta alla nostra struttura si era trasformata in poco tempo in un torrente. Gli operatori della Protezione civile ci hanno assistito, facilitando l’evacuazione dell’hotel e accogliendo i nostri ospiti. Sono orgogliosa di essere trentina”.

QUI IL PROGRAMMA DEL WEEKEND

Alta Val di Fassa, coperture agosto 2022https://we.tl/t-AT0Q1wJYRC

Service intervistehttps://bit.ly/3yD02F3

(a.bg)


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