
Attraverso gli scatti di grandi fotografi, "WARS. Oltre i confini. Dentro i popoli" racconta storie di popoli e territori segnati dalla guerra, dalle violenze e dalle tensioni geopolitiche. Le immagini ci portano in luoghi simbolici come il Myanmar, l’Ucraina, il Kashmir, l’Etiopia e le zone tra Panama e Colombia, terre dove i confini sono spesso sinonimo di oppressione e conflitto. Eppure, in questi scenari segnati dalla sofferenza, emergono anche storie di resistenza e speranza, di uomini e donne che cercano di costruire un futuro oltre la guerra e la paura.
Curata in collaborazione con l’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo e con Montura, si articola in quattro sezioni, tre delle quali allestite a Forte Garda e una nel vicino Forte Batteria di Mezzo.
• La linea di confine – Racconta il dramma di chi vive lungo i confini reali o immaginari, segnati da guerre e distruzione. Qui il confine è una barriera, un limite che divide popoli e territori, generando sofferenza.
• Attraverso il confine – Mostra come, nonostante tutto, gli esseri umani cerchino di superare le barriere, alla ricerca di un futuro migliore. C’è chi attraversa i confini per fuggire dalla guerra e chi lo fa per abbattere regimi oppressivi e conquistare la libertà.
• Oltre la guerra – Un viaggio nella resilienza umana: anche nei contesti più difficili, la guerra non spegne la speranza, la solidarietà e il desiderio di costruire un futuro diverso.
• I volti dei confini – Ogni confine lascia un segno. I volti delle persone riflettono la fatica, il dolore e la speranza di chi ha vissuto sulla propria pelle il significato di un limite imposto. A Forte Batteria di mezzo.
La mostra è un’occasione per riflettere sul significato dei confini, sulle ingiustizie che spesso li accompagnano e sulle possibilità di superarli. In un mondo ancora segnato da conflitti e divisioni, questa esposizione invita a guardare oltre le barriere e a immaginare un futuro basato sul dialogo e sulla convivenza pacifica.
Fonte: MAG