Venerdì, 25 Agosto 2023 - 10:28 Comunicato 2458

Proposta dall’assessore Segnana la delibera che snellisce e semplifica la gestione amministrativa del progetto
“Voucher sportivo per le famiglie”: le novità

L’obiettivo del progetto, promosso dalla Provincia autonoma di Trento, tramite l’Agenzia per la coesione sociale, è di avvicinare allo sport i figli minorenni delle famiglie in difficoltà economica e delle famiglie numerose, in possesso di determinati requisiti, e residenti in Trentino. Con la delibera odierna presentata dall’assessore Stefania Segnana, la Giunta ha approvato alcune modifiche per efficientare la gestione amministrativa del progetto, snellire i tempi, semplificare la procedura a vantaggio delle famiglie destinatarie del voucher. Sono 133 le associazioni sportive trentine che hanno aderito al bando nell’edizione 2023/2024.
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Grazie alla delibera odierna approvata dalla Giunta provinciale, prende maggior slancio la gestione del progetto “Voucher sportivo per le famiglie”, che quest’anno ha tagliato il traguardo della quarta edizione. Semplificazione nella procedura di erogazione dei contributi per i corsi sportivi ed efficientamento nella conclusione del procedimento, con anticipo della tempistica di approvazione delle graduatorie, sono i cardini della manovra, ma vediamo nel dettaglio alcune tra le principali modifiche apportate al bando.

In particolare, si è reso necessario integrare i criteri circa la tipologia e la durata dei corsi sportivi (che non possono essere rappresentati da pacchetti di lezioni da gestire in autonomia o da iscrizioni effettuate in tempi diversi rispetto alla durata della normale stagione sportiva); si è introdotto l’obbligo da parte delle associazioni sportive aderenti al progetto di partecipare ogni anno ad almeno un incontro formativo organizzato dall’Agenzia per la coesione sociale, anche in collaborazione con il CONI Trento.

La delibera dà la facoltà alle famiglie di cambiare l’associazione sportiva scelta in sede di domanda di contributo prima dell’approvazione delle graduatorie, e comunque nel periodo compreso tra il 1° e il 30 settembre di ogni anno, purché nella stessa sede legale della prima scelta. E’ stata rivista la percentuale di frequenza di ogni minorenne ai corsi sportivi, ai fini della concessione del contributo, aggiornandola dall’80% al 70% al fine di consentire a più minorenni di percepire il contributo.

Inoltre, ai fini del calcolo della percentuale di frequenza di ogni singolo soggetto minorenne beneficiario, non viene più calcolata l’assenza per malattia ed infortunio, se documentata da apposita certificazione medica. La delibera definisce anche i soggetti tenuti alla restituzione delle somme, nel caso di decadenza del contributo, e specifica quali sono le ipotesi di revoca/decadenza (es. rinuncia o mancata frequenza). Nel caso in cui la decadenza del contributo avviene per il mancato rispetto della frequenza minima e comunque in tutte le ipotesi in cui il genitore del minorenne ha beneficiato del contributo mediante il pagamento ridotto della quota di iscrizione, le somme non spettanti devono essere restituite dagli Enti all’ente provinciale. Infine, è stato ampliato il periodo di adesione al progetto da parte delle associazioni sportive che va dal 10 marzo al 15 aprile di ogni anno.

Ricordiamo i requisiti dei destinatari dell’agevolazione:

1) genitori di figli minorenni o equiparati con età compresa tra gli 8 e i 18 anni (non compiuti);

2) condizione economica richiesta: famiglie beneficiare della quota A dell’Assegno Unico Provinciale (ICEF non superiore a 0,16); famiglie numerose beneficiarie della quota B1 dell’Assegno Unico Provinciale (ICEF non superiore a 0,30);

3) residenza in un Comune aderente al progetto;

4) possesso della carta EuregioFamilyPass.

Il contributo massimo è pari a 200 euro per ciascun figlio minorenne delle famiglie che beneficiano della quota di sostegno al reddito (quota A dell’Assegno Unico Provinciale).

Il contributo massimo è pari a 100 euro per ciascun figlio minorenne delle famiglie numerose, con almeno tre figli, e aventi determinati requisiti, e che beneficiano della quota B1 dell’Assegno Unico Provinciale.

(an)


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