E' intervenuta in apertura Francesca Gnech dell'Agenzia provinciale per la famiglia: "porto il saluto dell'assessora Sara Ferrari. Strike nasce dall'ufficio politiche giovanili grazie ad un team di altri soggetti che hanno aiutato ad ideare, progettare e lanciare il progetto: Trentino social tank, fondazione Demarchi e cooperativa Mercurio. Per noi è un'occasione per conoscere le storie dei giovani ed è un'occasione dei giovani per raccontarsi, per raccontare successi e insuccessi, cammini facili o difficili, che però hanno raggiunto il traguardo prefissato. Ognuno lo ha raggiunto il proprio strike e raccontandolo nel libro che ogni anno realizziamo e che raccoglie tutte le storie degli strikers dal titolo "We strike!", potrebbe contagiare altri giovani aspiranti ad attivare nuovi progetti, nuove idee e nuove occasioni."
A seguire la giornalista Francesca Re, che ha presentato la serata, ha dato voce ad alcune testimonanze di successo delle edizioni passate di Strike. Anna Fiscale ha presentato Quid: "è un progetto di inserimento lavorativo di persone con trascorsi di difficoltà. Lavoriamo tessuti forniti a poco prezzo dalle aziende, che altrimenti manderebbero al macero, e confezioniamo capi con donne vittime di violenza, con vissuti di prostituzione o tossicodipendenze. Distribuiamo prodotti in 5 punti vendita in Italia tra cui Trento. Oggi abbiamo 90 dipendenti e il nostro strike è di cercare di fare del nostro meglio per aiutare le loro ferite e trasformarle in un'occasione di riscatto".
Sergio Zanella 30 anni con strike ha lanciato il suo progetto sulle api: "La nostra associazione, nata dopo il bando, dà lavoro a 5 persone stagionali e collaborano con noi 7 professionisti. Cosa facciamo? Gestiamo in modo gratuito il museo sull'apicultura in val di Sole. Nel 2015 siamo partiti per dare occasione alla gente di conoscere questo mondo visto che sono in tanti ad avere questa passione. Lavoriamo seguendo il detto latino:"una ape, nessuna ape" e cioè uno non vale niente, insieme siamo tutto. "
Patrick Barattin, ho 20 anni. Nel 2015 aveva fatto uno stage in azienda grazie all'alternanza scuola lavoro. "Credo molto in questo progetto e mi sono appassionato e ne è nato un software per facilitare questa attività da un punto di vista gestionale/amministrativo. Poi è stato venduto ad altre scuole italiane e si è creato un business. Grazie a questo software la burocrazia nella gestione dei percorsi scolastici in azienda si è alleggerita di molto. È stato presentato al Ministero nazionale. Adesso lavoro con un'azienda che prima era nella mia rete di vendita e abbiamo lanciato prodotti di e-commerce".
Presente stasera anche Alessandro Garofalo, esperto in innovazione e co-ideatore di Strike: "ciò che mi piace quando ascolto queste storie è che non sono tradizionali, qui esce l'anima e il cuore, altro che limitarsi a bilanci di costi/entrate. Non c'è competizione con i numeri ma con il cuore, con le parole e con la passione ed invito a diffondere il progetto il più possibile tra voi coetanei ed il premio finale serve a questo, a creare l'effetto moltiplicatore . In strike si moltiplicano le persone, i collaboratori, i partner , dunque, contagiatevi a vicenda!"
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