Mercoledì, 07 Gennaio 2015 - 02:00 Comunicato 12

Come previsto dal "Patto di Garanzia"
VIOLAZIONE DELL'ORDINAMENTO FINANZIARIO, LA REGIONE RITIRA I RICORSI

Era uno dei punti attorno ai quali sono ruotate le trattative con Roma per ridefinire i rapporti finanziari tra Stato, Province autonome e Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol. E quest'ultima oggi, mantenuti gli impegni da parte del Governo, ha deliberato il ritiro dei ricorsi presentati dinnanzi la Corte Costituzionale per violazione dell'ordinamento finanziario regionale. Nello specifico, i temi erano quelli delle riserve all'erario, degli accantonamenti unilaterali, della definizione - anche in questo caso unilaterale - di concorsi in termini di patto di stabilità nonché in materia di coordinamento della finanza pubblica.
"Tutti questi ricorsi erano legittimi – hanno sottolineato in Giunta il presidente Ugo Rossi ed il vicepresidente Arno Kompatscher - ma il nuovo equilibrio raggiunto ci restituisce maggiore certezza nei rapporti finanziari con lo Stato, più margini di manovra (si pensi alla partita sul credito di imposta) e programmabilitá delle nostre risorse. Quindi, come previsto dall'accordo, li abbiamo ritirati".-

Il patto tra il Governo, la Regione e le Province autonome di Trento e Bolzano in materia di finanza pubblica, sottoscritto in via preliminare a Roma il 15 ottobre scorso, è stato approvato dalla Giunta regionale il 24 ottobre 2014. Il punto 15 dell'accordo prevedeva appunto l'impegno di Regione e Province autonome di Trento e Bolzano a ritirare, per effetto dell'entrata in vigore delle disposizioni legislative che recepiscono lo stesso accordo, entro i venti giorni successivi, tutti i ricorsi contro lo Stato pendenti dinnanzi alle diverse giurisdizioni relativi alle impugnative di leggi o di atti consequenziali in materia di finanza pubblica.
Il 17 dicembre scorso la Giunta regionale ha inoltre approvato la nuova disciplina concernente la revisione dei rapporti finanziari tra lo Stato, la Regione-Trentino Alto Adige/Südtirol e le Province autonome di Trento e Bolzano contenuta nell'emendamento, depositato dal Governo in Commissione bilancio del Senato, al disegno di legge di stabilità per il 2015, che apportava correttivi e integrazioni per allineare il testo della legge ai contenuti del "Patto di Garanzia".
"I ricorsi promossi a suo tempo dalla Regione – ricorda il presidente della Regione Ugo Rossi – erano perfettamente legittimi perché contrastavano provvedimenti che palesemente violavano il nostro statuto regionale e le prerogative dell'autonomia. Il patto di garanzia, recepito anche dalla Regione, ci ha permesso di superare un braccio di ferro con lo Stato che non sarebbe servito a nessuno perché avrebbe allontanato la data di soluzione delle questioni aperte. Grazie a quell'accordo si sono infatti create le premesse per dare maggiore certezza ai rapporti e alle reciproche responsabilità finanziarie tra Stato e Regione. Ora il lavoro più urgente, con cui ci stiamo già confrontando, è quello di rivedere i contenuti dello Statuto di Autonomia per chiarire maggiormente i confini delle nostre competenze. Tutto ciò servirà a superare dubbi interpretativi con l'auspicio che questo allontani il rischio di dover percorrere in futuro la via dei ricorsi contro i provvedimenti dello Stato che ledano i nostri poteri". (lr) -