
Nel giugno 2017 sono stati approvati dalla Giunta provinciale quattro avvisi confinanziati con risorse del Fondo europeo di sviluppo regionale che mettevano a disposizione del sistema economico trentino oltre 18 milioni di euro (incrementati nel tempo fino a 21 milioni).
In particolare: 2,1 milioni per la prima fase di una nuova edizione del bando Seed Money per la nascita di nuove imprese fortemente innovative (cui si aggiungono 800 mila euro già previsti per le imprese ammesse alla prima fase che troveranno un finanziatore privato); 8,4 milioni per un primo avviso che, in aggiunta agli incentivi tradizionali, destinava risorse europee allo sviluppo delle piccole-medie imprese in chiave qualitativa, per finanziare gli investimenti delle Pmi in strutture immobiliari, impianti e macchinari; 8 milioni di euro per interventi in materia di risparmio energetico con un attenzione alla riduzione dell'impatto ambientale e delle emissioni inquinanti e quindi anche alla responsabilità sociale delle imprese; infine 2,7 milioni per incentivare servizi innovativi e per acquisire nuovi saperi e competenze a servizio del la competitività – anche sui mercati internazionali – delle imprese trentine.
Gli avvisi hanno avuto un grande successo. Molti progetti sono stati presentati nel campo del risparmio energetico, dei servizi innovativi e del seed money. Meno domande sono state presentate sull'avviso per investimenti innovativi che però - in virtù del taglio decisamente maggiore dei singoli interventi – presentava una spesa complessiva prevista decisamente rilevante.
Le domande pervenute sono state vagliate da apposite commissioni (e dal Comitato per la ricerca e l'innovazione relativamente all'avviso Seed money) per valutare in particolare l'effettiva coerenza delle proposte presentate con gli spiriti e gli obiettivi dei vari avvisi. In particolare è stato valutato il contributo delle iniziative presentate alla realizzazione della smart specialisation strategy, in coerenza con le aree di sviluppo individuate dalla Provincia (Meccatronica, energia e ambiente, qualità della vita, agrifood), il tasso di l'innovazione contenuto nelle proposte, l'impatto sullo sviluppo dell'imprenditorialità giovanile e femminile, la sinergia con ulteriori interventi o progetti provinciali, la sostenibilità, l'effetto in termini di incremento occupazionale o di qualificazione professionale del personale impiegato. Sono state quindi definite le rispettive graduatorie, approvate rispettivamente il 30 marzo 2018 (investimenti innovativi e risparmio energetico), 10 maggio (servizi innovativi) e 18 maggio (seed money). In particolare sono state considerate coerenti con le previsioni dei vari avvisi 443 domande.
A fronte dei budget disponibili le imprese che beneficiano di questi contributi sono circa 300, per un contributo provinciale, tramite i fondi Fesr, di quasi 20 milioni di euro, e un totale di circa 100 milioni di investimenti previsti generati. Gli investimenti – la cui esecuzione poteva essere avviata fin dal primo giorno successivo alla presentazione della domanda - devono essere realizzati e rendicontati entro il 31 luglio 2018, con possibilità di richiesta di proroga per massimo ulteriori 6 mesi.
Per completare il quadro delle iniziative a favore delle imprese cofinanziate con fondi europei, occorre ricordare l'avviso per progetti di ricerca approvato a fine 2017 (le cui domande pervenute entro fine aprile sono in corso di valutazione, unitamente a quelle presentate su analogo avviso con fondi provinciali che portano complessivamente a 6,4 milioni di euro le risorse messe a disposizione per questo strumento essenziale per la crescita e la competitività delle imprese e del sistema produttivo trentino) e il recentissimo avviso che mette sul piatto ulteriori 4 milioni per la nascita di nuove imprese innovative.