Lunedì, 14 Dicembre 2015 Comunicato 3148

Il Governatore Rossi ha presentato oggi la relazione programmatico-finanziaria in aula consiliare
UN BILANCIO 2016 ALL'INSEGNA DELLA FIDUCIA E DELL'OTTIMISMO PER UNA STAGIONE DI "NUOVA CRESCITA"

Una manovra all'insegna della fiducia e dell'ottimismo, per un Bilancio 2016-2018 di "nuova crescita": potremmo sintetizzare così il contenuto della relazione programmatico-finanziaria presentata stamani dal governatore del Trentino Ugo Rossi al Consiglio provinciale. Una manovra che poggia su alcuni dati già resi noti recentemente: le stime riguardanti la crescita del Pil nel 2016, con un + 1,4%; i dati Istat sul terzo trimestre 2015, che evidenziano contemporaneamente una crescita del tasso di occupazione, salito a 68,1 rispetto al 66,8 precedente, e un calo della disoccupazione, al 4,8%, il livello più basso dalla fine del 2012; infine il numero di accessi pervenuti negli ultimi due mesi allo Sportello avvio nuove imprese in Trentino Sviluppo, pari a 96 domande, 70 delle quali da parte di nuova imprenditorialità giovanile/femminile. "La base da cui 'ripartiamo' è dunque buona e positiva - ha detto Rossi - . In questo quadro generale la manovra 2016 ha due obiettivi prioritari: preservare gli interventi a favore dei cittadini, sia in termini di livello e qualità dei servizi erogati che di tutela del reddito disponibile, e sostenere la crescita economica". Nella sua relazione il governatore ha innanzitutto toccato il tema dell'evoluzione dell'Autonomia e della collocazione del Trentino nel panorama internazionale, con particolare riferimento all'Europa e all'Euregio. Quindi si è addentrato sulle politiche di sistema previste dalla manovra 2016 per garantire sviluppo e coesione sociale.

Nella relazione letta in aula un ampio capitolo è stato riservato alla leva della detassazione, al welfare (compresi i capitoli prioritari della scuola e della sanità),  all'efficientamento della pubblica amministrazione e agli investimenti strategici. Una chiusura, infine, all'insegna della fiducia e dell'ottimismo. " Abbiamo atteso tutti a lungo la ripresa economica, e finalmente alcuni segnali cominciano a cogliersi - ha detto Rossi -  La loro lettura non è né facile né univoca. A livello nazionale ed europeo i segnali di ripresa si mescolano purtroppo, come sappiamo, ad altri che inducono pessimismo e preoccupazione. Non mi riferisco qui ai segnali di natura economica: i conflitti che perdurano in Medio Oriente e nella sponda sud del Mediterraneo, i flussi di profughi che cercano, comprensibilmente, un asilo sicuro nel nostro continente, l’incubo del terrorismo, sono tutti fattori che frenano lo slancio e la fiducia di cui avremmo bisogno, e generano divisioni all’interno delle nostre comunitá, fra le forze politiche nonché fra paese e paese. E' soprattutto di fronte a tutto questo che ci sforziamo di percorre la via, più difficile, di una politica che non vuole negare paure e preoccupazioni ma che preferisce non cavalcarle e si sforza di dare soluzioni. Una politica che vuole rivolgersi ad una terra e ad un popolo che hanno sempre coltivato valori sani, profondi, la solidarietà, la generositá, il volontariato, la laboriosità.
Lo dico pensando anche a chi in passato ha dovuto lasciare questa terra, in tempi ancora più difficili di quelli che viviamo noi oggi: vuoi per cercare di costruirsi un futuro migliore altrove, vuoi a causa della guerra. Ma ce l’abbiamo fatta. Siamo qui, oggi, forti della nostra Autonomia, e di livelli di sviluppo che ci pongono fra le regioni di testa dell’Europa.  E non abbiamo rinunciato a nessuno di quei valori che menzionavo poc’anzi. La nostra Autonomia ha sempre dimostrato di essere capace di interpretare quello spirito di innovazione e di cambiamento necessario per camminare al passo dei tempi. Ma sempre dentro quei valori.
Guardando al 2016, e ancora più in là, dobbiamo sempre tenerlo a mente".  
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(mp)


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