
Per questo motivo la formazione degli operatori - promossa dai vari enti di categoria - è ritenuta fondamentale. Su questo aspetto anche il presidente dell’Istituto Trento Doc, Enrico Zanoni, ha posto l’accento. “Grandi passi in avanti sono stati compiuti negli ultimi anni, tanto che sono numerosi i rifugi che servono agli escursionisti soltanto le nostre bollicine di montagna” sono state le sue parole. Secondo Zanoni la nuova generazione di albergatori e ristoratori è particolarmente attenta a questo aspetto: “Gli operatori più qualificati sono consapevoli che essere ambasciatori del territorio qualifica ulteriormente la loro offerta”.
In rappresentanza delle piccole realtà produttive locali è intervenuto il giovane vignaiolo Gabriele Furletti dell’omonima casa spumantistica di Riva del Garda. Furletti ha iniziato la propria avventura enologica nel 2018 con 1,5 ettari di terreno ereditati dal nonno ed oggi ha ampliato la propria azienda che conduce con il fratello producendo ogni anno 35mila bottiglie.
Alle etichette trentine continuerà peraltro ad essere garantito ampio spazio nell’ambito di importanti contesti fieristici come Vinitaly. Lo ha garantito il nuovo amministratore delegato di Vertona Fiere, Maurizio Danese: “Guardiamo al mercato asiatico e scommettiamo sulla formula che coniuga incontri professionali con buyer mondiali selezionati e amanti del vino. Per crescere ulteriormente - ha evidenziato Danese - è necessario guardare al mondo della ristorazione straniera, che con fierezza propone le etichette made in Italy”.
Ora la nuova sfida è rappresentata dal saper affrontare adeguatamente la crisi economica, alla luce dell’aumento dei costi di produzione. Le case spumantistiche dell’Istituto Trento Doc - ha spiegato Zanoni - affrontano questo periodo con lo stile che caratterizza gli agricoltori, abituati ad affrontare difficoltà legate agli eventi che condizionano le diverse annate.
Intanto, come ha ricordato l’assessore Zanotelli, la Provincia autonoma di Trento ha messo in campo diverse misure di sostegno alle imprese e ai privati, scommette sulla nascita delle comunità energetiche per contenere i costi, ma ha anche avviato una trattativa con lo Stato sul fronte delle concessioni idroelettriche, al fine di provvedere alla sospensione delle procedure per l’assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni, con l’obiettivo di proporre una disciplina innovativa che coniughi le esigenze del territorio con quelle di potenziamento della produzione idroelettrica nel breve periodo. Sarà comunque compito del sistema trentino dimostrare la propria compattezza per superare anche questa fase.