
I lavori dell’assemblea dell’Ordine professionale, introdotti dal presidente Claudio Maurina sono stati l’occasione per affrontare assieme ai rappresentanti istituzionali e ai tecnici i temi all’ordine del giorno per il patrimonio agricolo e forestale trentino. Dal post Vaia, con il ripristino boschivo in corso, alle criticità legate alla diffusione del bostrico, fino alla questione del consumo di suolo, sulla quale è attenta la Provincia attraverso l’assessorato all’ambiente.
Nel suo intervento, il vicepresidente e assessore all’ambiente ha ribadito quanto la tutela dell’ecosistema e delle sue risorse, che non sono infinite, rappresenta una priorità. A maggior ragione di fronte alle criticità attuali, dal tema dell’energia alla questione idrica, e alla situazione internazionale di conflitto che produce effetti sull’agricoltura e la disponibilità alimentare in molti Paesi.
In Trentino - ha sottolineato l’assessore - la sostenibilità è un obiettivo strategico condiviso dalla Giunta provinciale fin dall’inizio della legislatura.
Menzionati nell’ottica delle azioni messe in campo per l’ambiente e lo sviluppo compatibile il contributo della Fondazione Mach per la formazione e l’acquisizione di competenze dei giovani nei settori agricolo e forestale, le attività partecipate dell’Osservatorio del paesaggio, gli incentivi per il recupero dei terrazzamenti agricoli e dei muri a secco, che per l’assessore vanno confermati. Senza dimenticare le novità del disegno di legge proposto dal vicepresidente e approvato dalla Giunta con cui si intende favorire la produzione in Trentino di energia dalle fonti rinnovabili, una valida risorsa per il nostro territorio in una fase in cui la questione energetica è sempre più cruciale.
I ragionamenti sono proseguiti con l’intervento in tema di pianificazione forestale di Alessandro Wolynski (Servizio foreste della Provincia).
Nell’assemblea dell’Ordine (250 gli iscritti in Trentino) si è parlato anche di pianificazione urbanistica e ruolo del dottore agronomo e dottore forestale, di qualità del costruito in aree agricole e montane (stalle, fienili, depositi agricoli, malghe, rifugi alpini), nonché della gestione e pianificazione delle aree protette Rete Natura 2000, SIC e ZPS.