Il progetto, nato dalla collaborazione tra amministrazioni di Giovo, Segonzano, Altavalle, Cembra Lisignago, Egna, Salorno, Comunità della Val di Cembra, e coordinato dall’Apt di Castelfeder, ha previsto il recupero del sentiero, la posa di segnaletica e cartelli informativi lungo il percorso, 24 in totale, la realizzazione di una brochure ad hoc, sito dedicato con tanto di tracciatura gps e l’avvio di un’attività specifica di promozione rivolta ad appassionati outdoor e camminatori in arrivo dall’area germanica. Un sentiero escursionistico che parte dal Klösterle di San Floriano nel Comune di Egna e che conduce a Pochi di Salorno per poi proseguire in Val di Cembra, fino alle Piramidi di Segonzano, e raccontato anche attraverso i celebri acquerelli che l’artista ha realizzato lungo il suo viaggio, oggi preziosa testimonianza del suo primo incontro con la cultura italiana. Ben tre dei sette realizzati in Trentino sono infatti dedicati alla Val di Cembra, con scorci chiaramente identificabili in “Paesaggio alpino”, che ritrae il dosso di Segonzano e le piramidi a destra, “Castello alpino” e “Castello in rovina”, entrambi dedicati al Castello di Segonzano così come appariva a fine 400.
A fare da moderatore tra gli interventi che si sono succeduti durante la mattinata Damiano Zanotelli, assessore al Turismo del Comune di Cembra Lisignago, mentre Vittorio Stonfer, sindaco di Giovo, ha fatto gli onori di casa evidenziando l’importante lavoro di riqualificazione promosso dai comuni interessati come base di partenza per rendere fruibile il passaggio. A seguire l’intervento di Roland Lazzeri, sindaco di Salorno, che ha sottolineato il valore fondamentale della collaborazione virtuosa tra Province, Comuni ed enti turistici per l’elaborazione di un rinnovato progetto di valorizzazione 2.0, capace di unire passato e presente di due culture. Uno stimolo ripreso poi anche dallo stesso presidente di Comunità, Simone Santuari, evidenziando il valore sociale di un progetto condiviso ma anche ispirato dalla possibilità di fruizione e condivisione aperta a tutti.
Affidato all’Architetto Petri, esperto conoscitore della materia, il compito di ripercorrere la storia del viaggio di Albrecht Dürer in Italia e in particolare del passaggio in Alto Adige e Trentino, dove l’artista, di grandissimo valore per tutto il mondo germanico, ebbe per la prima volta l’occasione di confrontarsi con la cultura italiana.
Dal punto di vista puramente turistico si tratta di un’opportunità importante anche per raccontare la Val di Cembra, ha aggiunto Vera Rossi, presidente dell’Associazione Turistica Val di Cembra ETS, dove offerta outdoor, natura e turismo lento si affiancano all’enogastronomia, per comunicare l’essenza di questo territorio. Un compito che ora vogliamo cogliere raccontando l’importanza, anche storica, di un personaggio celebre come il Dürer, e che ci impegneremo a promuovere attraverso l’attività di valorizzazione turistica. Seguita dall’intervento di Roberto Failoni, assessore al turismo della Provincia autonoma di Trento, che ha premiato la capacità di collaborazione tra realtà diverse, evidenziando l’importanza di andare oltre i limiti territoriali per proporre esperienze trasversali e di valore agli ospiti che visitano il territorio.
Ora l’avvio dell’attività di promo commercializzazione per la valorizzazione congiunta dell’intero tracciato su tratta trentina e altoatesina, con l’auspicio che la nomea del celebre pittore tedesco possa tradursi in un elemento di richiamo importante per i rispettivi territori, raccontando contestualmente l’unione di due culture.
Tra i sostenitori del progetto anche Raiffeisen-Cassa Rurale di Salorno, Cassa di Trento e Cassa Rurale Val di Non Rotaliana Giovo, partner sostenitori che hanno creduto da subito nella valenza di questo progetto.
In allegato la brochure del progetto
Fonte: Associazione turistica Val di Cembra ETS