Sono circa 150 le persone che ogni giorno, sommando il lato artistico, tecnico e gestionale lavorano per rendere possibili questi appuntamenti. L’Arena è dunque anche un volano dal punto di vista occupazionale e delle ricadute per il territorio, il turismo, l’accoglienza alberghiera, la somministrazione, oltre che un valore aggiunto a livello musicale, culturale e in relazione alle politiche giovanili.
Tanti elementi per un unico progetto: se la Trentino Music Arena potrà crescere e consolidarsi sarà in grado di produrre effetti positivi in tutti gli aspetti considerati. Pertanto ragionare in termini di biglietti venduti è riduttivo. In realtà si tratta di un’operazione culturale e di attenzione al mondo giovanile che si attua attraverso un investimento. Naturalmente, i costi sono sotto attento monitoraggio, nella consapevolezza che si tratta di un progetto che è anche una sfida, per la quale è chiaro che serve sicuramente un supporto finanziario e anche un clima di fiducia.
Considerando dunque il quadro generale dell’iniziativa, partendo dall’esordio boom e dalle sue ricadute, rappresenta l’occasione per investire quanto guadagnato in un’operazione di lungo respiro, che guarda in modo concreto specialmente ai giovani che sono futuro del Trentino.
Sul tema interviene anche la Vicepresidente e Assessore alla cultura: “La Giunta sostiene l’importanza che sul territorio hanno iniziative anche musicali rivolte a giovani e meno giovani. In questo senso sono state assunte nel tempo precise deliberazioni, ultima quella di maggio. Al Centro Santa Chiara, e quindi al suo organo amministrativo, sono state date precise indicazioni e una cornice all’interno della quale muoversi. Si conferma l’attenzione ai conti che verrà fatta in modo puntuale, e gli approfondimenti sono ovviamente d’obbligo, peraltro non solo in questo caso, ma in ogni ambito in cui vengono fatti investimenti con risorse pubbliche”.