Il 25 aprile 2015 una forte scossa di terremoto di magnitudo 7.9 ha colpito il Nepal, provocando più di 8.000 vittime, decine di migliaia di feriti e distruggendo centinaia di migliaia di case: si è trattato del terremoto più forte negli ultimi 81 anni.
In questi casi il Trentino si è sempre mobilitato al meglio delle sue possibilità: ma come sempre gli aiuti devono essere mirati e coordinati, al fine di risultare realmente efficaci ed evitare la dispersione di energie. Per questo, su convocazione dell'assessora provinciale alla cooperazione allo sviluppo e dell' assessore alla protezione civile Sara Ferrari, si è tenuto nei giorni immediatamente successivi all’evento un incontro per iniziare ad organizzare gli interventi del Trentino in favore della popolazione nepalese. Alla riunione erano presenti i rappresentanti di sette associazioni trentine che già operano da tempo in Nepal: Asoka, Apeiron, Ciao Namastè, Fondazione senza frontiere, Gruppo autonomo volontari, Elambur arcobaleno, Raffaella Piva Fund, oltre che della Caritas e della SAT. Presenti infine funzionari della Protezione civile, che ha dato la propria disponibilità ad intervenire, e del servizio Emigrazione e solidarietà internazionale della Provincia. Si è costituito in questo modo il tavolo per il Nepal.
La tempestività degli interventi è stata possibile grazie alle relazioni radicate e di lunga data sviluppate nel corso degli anni fra il Trentino e il Nepal grazie alle iniziative cooperazione internazionale promosse da Associazioni trentine con il sostegno della Provincia autonoma di Trento.
La Provincia ha immediatamente aperto il conto corrente dedicato IBAN IT 12 S 02008 01820 000003774828 causale "Fondo Nepal" presso l'Agenzia Trento Galilei di UniCredit spa, e stanziato 50.000,00 euro. Il Servizio Emigrazione e solidarietà internazionale ha coordinato le iniziative promosse dal Tavolo per il Nepal.
Il Tavolo ha fatto innanzitutto il punto della situazione per quanto riguarda l'impegno già in corso nel paese sostenuto dall'amministrazione provinciale, ha acquisito elementi ulteriori di conoscenza sui bisogni e sui progetti già in corso, e ha raccolto le proposte e la disponibilità di intervento di tutti i soggetti coinvolti, sia per l'immediato, sia per la fasesuccessiva alla prima emergenza. E’ stata condivisa l’esigenza di operare in base ad una modalità operativa coordinata, individuando ruoli e funzioni per la raccolta fondi ma anche per la programmazione e successiva gestione degli interventi. Il punto di forza su cui si è basato l’intervento trentino è stato l’esistenza in Nepal di partner attivi e affidabili con cui già enti e associazioni avevano lavorato in passato, opportunamente valorizzati anche in questa circostanza al fine di individuare le priorità e quindi di gestire i relativi interventi.
Guarda il video:
Questi i soggetti che hanno dato vita al progetto “Solidarietà terremoto Nepal 2015”:
- Provincia autonoma di Trento;
- Consorzio dei Comuni trentini;
- Associazione degli industriali della provincia di Trento;
- Federazione trentina della Cooperazione;
- Unione Commercio, Turismo e Attività di Servizio;
- Confesercenti del Trentino;
- Associazione Artigiani e Piccole Imprese della provincia di Trento;
- Associazione Albergatori della provincia di Trento;
- Coldiretti di Trento;
- Confederazione italiana Agricoltori;
- Confagricoltura del Trentino;
- Associazione Contadini trentini;
- sindacati CGIL, CISL e UIL del Trentino.
Grazie alle donazioni della popolazione trentina sono stati raccolti 195.088,00 euro.
Fra le altre forme di finanziamento, è stata organizzata inoltre, a fine ottobre 2016, “La partita del cuore”, giocata tra la rappresentativa del Soccorso Alpino Trentino e la Nazionale Italiana Cantanti allo stadio Quercia di Rovereto.
Gli interventi e i progetti avviati hanno avuto come scopo innanzitutto portare un aiuto concreto alle popolazioni nepalesi nella fase del post-terremoto, ma soprattutto, analogamente a quanto già fatto in Trentino in analoghe circostanze, porre le basi per azioni di medio-lungo periodo, guardando quindi anche oltre l’emergenza.
Per il coordinamento della campagna di raccolta fondi e la selezione dei progetti la Provincia autonoma ha costituito una Commissione Tecnica con il compito di valutare e decidere l’impiego delle risorse raccolte dal Fondo.
La commissione tecnica è composta da:
- Luciano Rocchetti (Servizio Attività internazionali della PAT);
- Paolo Ducati (Dipartimento Protezione civile della PAT);
- Giancarlo Berardi (Associazione Artigiani e piccole imprese della Provincia di Trento);
- Egidio Formilan (Federazione Trentina della Cooperazione);
- Paolo Burli (CGIL del Trentino);
- Michele Bezzi (CISL del Trentino);
- Said Batzeghi (Caritas tridentina);
- Maria Carla Failo (SAT).
Con i fondi raccolti sono stati finanziati innanzitutto quattro progetti di prima emergenza: distribuzione di cibo, acqua, medicine, coperte, tende, generi di prima necessità.
In un secondo momento, altre azioni di carattere più strutturale, pensate per ricostruire ciò che il terremoto aveva distrutto generando però effetti positivi di lungo periodo. In particolare l’intervento trentino ha riguardato la ricostruzione di alcune strutture scolastiche e villaggi Sos, il sostegno di una struttura ospedaliera, progetti di sviluppo e promozione sociale. Tutto ciò sulla base del lavoro che da alcuni anni cinque associazioni trentine di volontariato internazionale stanno svolgendo con passione e competenza nel paese himalayano.
Grazie al rapporto costruito con la popolazione locale e con le autorità, si è potuto garantire la certezza della destinazione corretta ed efficace degli aiuti, nonché la sostenibilità degli interventi nel tempo. Altrettanto importante è stato però collocare queste azioni all'interno della strategia globale della ricostruzione portata avanti dal governo nepalese.
Immagini e interviste a cura dell'ufficio stampa della provincia