Venerdì, 28 Giugno 2019 - 18:15 Comunicato 1555

Approvato uno schema di protocollo
Trasformazione digitale e innovazione organizzativa, si rafforza la collaborazione con l’Emilia-Romagna

La Provincia autonoma di Trento e la Regione Emilia-Romagna collaboreranno in materia di trasformazione digitale e innovazione organizzativa, smart working, analisi organizzativa e delle prestazioni, intelligenza artificiale e raccolta e gestione dei dati. In questi ambiti condivideranno le loro esperienze, dando continuità ad un rapporto già avviato in materia di lavoro agile. Lo prevede uno schema di protocollo approvato dalla Giunta provinciale su proposta del presidente Maurizio Fugatti.

In un contesto economico e culturale molto dinamico – come si legge nelle premesse del protocollo – la capacità di risposta delle amministrazioni dipende principalmente dai modelli organizzativi adottati, che sono condizionati, tra le altre cose, dalla coesistenza al lavoro di generazioni diverse e da un’evoluzione tecnologica molto rapida e pervasiva che, anche a livello normativo, porta a parlare ormai di digitalizzazione dell’amministrazione. Trasparenza dei processi, valutazione delle prestazioni - individuali e per struttura - nuove esigenze espresse dalla comunità e in risposta a queste la necessita di nuove professioni e competenze all’interno delle organizzazioni: sono tutti fattori che entrano in gioco nel processo di sviluppo e innovazione che sta attraversando la pubblica amministrazione.

Nell’ambito della transizione digitale, il lavoro agile – “smart working” – è una delle leve a disposizione delle pubbliche amministrazioni per agire sull’organizzazione modernizzando il sistema amministrativo. Agisce infatti su diversi ambiti come i costi di funzionamento, la gestione degli spazi, il bilanciamento tra tempi di lavoro e tempi di vita, la diffusione dell’utilizzo delle tecnologie, la gestione dell’invecchiamento dei lavoratori: tutti fattori che, con il benessere di chi vi lavora, contribuiscono ad aumentare l’efficacia e l’efficienza delle organizzazioni, con un miglioramento delle prestazioni che va a vantaggio della comunità.

Per la Provincia autonoma di Trento questo orizzonte non rappresenta una novità. Da qualche anno, per i suoi lavoratori, esiste l’opportunità del telelavoro, domiciliare o presso uffici dislocati sul territorio. Ed ora si sta diffondendo lo “smart working”, modalità lavorativa che prescinde da orari e luoghi fisici. Oggi circa l’11 per cento del personale provinciale utilizza forme di lavoro agile. Tutto ciò all’interno del più ampio disegno di innovazione che passa anche dall’utilizzo spinto delle nuove tecnologie e dalla dematerializzazione dei documenti.

Per questo il progetto della Regione Emilia-Romagna denominato “Vela. Veloce, Leggero, Agile: Smart Working per la PA”, e che coinvolge anche la Città Metropolitana di Bologna, il Comune di Bologna, la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, la Regione Lazio, la Regione Piemonte, la Regione Veneto e l’Unione Territoriale Intercomunale delle Valli e delle Dolomiti Friulane riserva alla Provincia autonoma di Trento il ruolo di amministrazione che trasferisce la buona pratica della modalità di lavoro agile, “TelePAT 2.0”, già in uso presso le sue strutture, ad altre amministrazioni, attraverso la predisposizione, con un lavoro di gruppo che si sta concludendo in questi giorni, di un kit di riuso. Il protocollo approvato oggi dalla Giunta provinciale rafforza quindi una collaborazione già avviata.

(lr)


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