Lunedì, 20 Aprile 2020 - 11:11 Comunicato 826

Mercoledì 22 aprile alle ore 18 il primo appuntamento in streaming
Torna “Scienza a ore sei”: aperitivi digitali e chiacchiere tra ricercatori e cittadini

Il 22 aprile tornano gli aperitivi scientifici promossi dalla Provincia autonoma di Trento. Gli incontri informali si terranno in diretta Facebook anziché al MUSE Cafè, per permettere al pubblico di dialogare virtualmente intorno a temi di attualità scientifica con le ricercatrici e i ricercatori di Università di Trento, MUSE, Fondazione Edmund Mach e Fondazione Bruno Kessler.

Dopo il successo delle ultime due edizioni, da mercoledì 22 aprile ritorna “Scienza a ore sei”, la serie di aperitivi scientifici che vede protagonisti i ricercatori di Università di Trento, MUSE, Fondazione Edmund Mach e Fondazione Bruno Kessler, realizzata in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento. Gli appuntamenti in programma si terranno sempre con inizio alle ore 18.

I temi affrontati ruoteranno attorno ad argomenti di forte attualità e interesse, in alcuni casi anche con ricadute tangibili sulla quotidianità dei cittadini. Si comincia mercoledì 22 aprile, alle ore 18, con un confronto tra l’alimentazione di oggi e quella del passato con “Si mangiava meglio quando si stava peggio?” in compagnia di Francesca Fava della Fondazione Mach e Claudio Ferlan di FBK. L’incontro-dibattito verrà trasmesso in diretta streaming sui canali Facebook e Youtube ai seguenti link: https://bit.ly/2yXaiMr e https://bit.ly/2RI6jtG . Il calendario dei prossimi appuntamenti sarà costantemente aggiornato su https://ricercapubblica.provincia.tn.it/scienzaoresei .

Lo spirito dell’iniziativa rimane invariato rispetto alle scorse edizioni: rispondere alla curiosità e alle domande dai cittadini e allo stesso tempo offrire uno spazio di discussione “orizzontale” tra cittadini e ricercatori, che supera il classico schema da “conferenza” in cui tipicamente il relatore fa una presentazione per poi rispondere alle domande del pubblico.

“Scienza a ore sei" è organizzato nell'ambito del bando provinciale “I comunicatori STAR della scienza”.

(c.ze.)


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