Giovedì, 12 Ottobre 2023 - 16:14 Comunicato 2893

Tennis, che bella Italia!

In uno dei primi incontri di questo 6° Festival dello Sport di Trento, i giornalisti Emilio Mancuso e Cristina Fantoni dialogano sul fenomeno “Tennis Italiano” con due ospiti rappresentativi come Filippo Volandri, capitano di Coppa Davis e il presidente FIT Angelo Binaghi, collegato da remoto.
“La grande bellezza” è anche questa bella Italia del tennis che vede dopo tanti anni, ben 5 atleti nei top 100 del ranking ATP maschile mondiale. E poi all’orizzonte c’è un appuntamento speciale, come la Coppa Davis 2023 che si terrà a Malaga dal 21 al 26 novembre prossimo, la massima competizione mondiale a squadre che siamo abituati a giocare ma non a vincere.
Binaghi e Volandri: Fenomeno Italtennis Nella foto: Emilio MANCUSO, Filippo VOLANDRI, Cristina FANTONI [ Daniele Paternoster - Archivio Ufficio Stampa PAT]

Quest’anno l’Italia del tennis presenta tutte le carte in regola per centrare l’obiettivo Coppa Davis.

Ne è convinto il capitano Filippo Volandri che ha parlato prima di tutto dello stato di salute dei giocatori a sua disposizione, anche perché le sue prime convocazioni sono alle porte. Come ha avuto modo di chiarire a Matteo Berrettini, “nessuno ha il posto assicurato”, ma Volandri, che sarà chiamato a fare la sua scelta a breve, può contare su una rosa di atleti davvero interessante, come Simone Bolelli, Fabio Fognini, Lorenzo Musetti e ovviamente Jannik Sinner. Ma sono pronti anche Marco Cecchinato, Lorenzo Sonego e Matteo Arnaldi.

Dopo la cocente sconfitta di Bologna con il Canada, Filippo Volandri racconta di una squadra molto unita, una famiglia. E come in ogni famiglia, possono esserci anche delle incomprensioni. Il riferimento è ovviamente allo “scontro” tra Fabio Fognini e il capitano che lo aveva escluso dalle convocazioni per la fase a gironi di Coppa Davis a Bologna. 

“Bisogna assolutamente distinguere - ha chiarito Volandri - quello che è il mio rapporto personale con Fabio, per il quale auspico un chiarimento che ancora non c’è stato e il rapporto professionale e quindi in ottica Coppa Davis. Sia chiaro: nessun aspetto extra tennistico influisce sulle scelte che farò in funzione essenzialmente della squadra”. Anche il presidente Binaghi ha commentato questa situazione, raccontando di avere parlato due volte con Fognini, una prima dell’incontro di Coppa Davis e una in seguito, dove ha assicurato la sua disponibilità nel cercare di risolvere quelli che considera essenzialmente dei malintesi: “Dobbiamo distinguere ciò che è il bene della squadra al fine di raccogliere grandi soddisfazioni per tutto il movimento tennistico italiano e superare questi equivoci che sono presenti in ogni famiglia. Dall’altra parte, dobbiamo ribadire, per ottenere grandi risultati, i ruoli e le responsabilità che ha il capitano, che deve essere messo nelle condizioni di scegliere in piena libertà per portare la squadra al miglior risultato”.

Con la convinzione che i tempi di Nicola Pietrangeli, al quale è andato un caloroso augurio da parte del pubblico, siano forse inarrivabili, l’Italia del tennis si prepara a questo prossimo importante appuntamento. “Viviamo in una cultura più complicata rispetto a quelle passate - ha spiegato il capitano -  dove la vita social in alcuni aspetti ci aiuta e in tanti altri meno. L’obiettivo era passare il girone e la sorpresa di perdere in maniera netta contro il Canada ci ha fatto davvero bene. Siamo pronti a dare un segnale forte!”.

Non sembra avere la stessa “ansia da prestazione” Angelo Binaghi che definisce la Davis “un obiettivo importante che sicuramente una grande squadra e una grande Federazione devono porsi. Ma la vera novità rispetto al passato  - spiega il presidente FIT - è che oggi abbiamo un bel numero di giocatori ad alto livello e questo significa che, contrariamente a ciò che è successo negli ultimi tempi, possiamo ambire ad altri obiettivi, altrettanto importanti, che non sono più irraggiungibili, come le Finals di Torino ad esempio, oppure, abbiamo la possibilità di nuovo di vincere qualche torneo del Grande Slam e sicuramente possiamo disputare incontri come la Davis con meno ansia da prestazione”.

Il presidente Binaghi ha voluto dedicare anche un pensiero a Jannik Sinner: “Siamo fortunati ad avere Sinner e la sua fortuna sono le sue debolezze. Il fatto che abbia ancora margini di miglioramento lo porterà sempre più su”. Ne è convinto anche il capitano Volandri: “Oggi sta lavorando sulla parte atletica, ha migliorato tante delle sue competenze ma è un genio nella tattica. La sua più grande forza però, sta nel suo coraggio, nella sua dedizione, nella sua personalità: tutto ciò fa la differenza”.

Tornando sulla terra, tra 42 giorni, ci aspetta l’Olanda in un tabellone ad eliminazione diretta. In Davis è difficile fare pronostici - ci spiega il capitano - è facile che i valori vengono spesso cambiati rispetto alle classifiche.

In bocca al lupo, Bella Italia del Tennis!

 
A questo link   è possibile scaricare le immagini e l'intervista a Filippo Volandri

(ds)


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