
Secondo gli ultimi dati, per il terzo anno consecutivo non si registra una crescita nella popolazione del lupo, pari a 27 branchi con danni in linea con il 2024 (36 episodi a metà maggio). Per quanto riguarda invece l’orso, è in corso il nuovo monitoraggio genetico intensivo (i risultati saranno elaborati entro inizio 2026) mentre finora sono stati registrati 5 nuovi nuclei con piccoli dell'anno (la mappa delle segnalazioni è pubblicata sul sito Grandicarnivori.provincia.tn.it) ed i danni (34) appaiono in flessione rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (erano 76 a metà maggio del 2024). Particolarmente significativa è stata la rimozione, lo scorso anno, di tutti gli esemplari problematici: un’azione che ha prodotto un netto calo di situazioni critiche.
L’attenzione si è dunque spostata sul tema della prevenzione, ritenuto da tutti i partecipanti un elemento cruciale per la coesistenza tra uomo e grandi carnivori. L’assessore Failoni ha voluto ribadire con forza questo concetto: “L’invito che rivolgiamo ad allevatori e hobbisti è di utilizzare gli strumenti gratuiti che mettiamo a disposizione, a partire dalle recinzioni elettrificate che riducono fortemente il rischio di predazione. Abbiamo il dovere di accompagnare le comunità locali con soluzioni concrete”. I dati presentati hanno confermato l’efficacia delle misure di prevenzione se correttamente installate e mantenute, come ribadito dai tecnici del Servizio Faunistico, che hanno anche sottolineato l'impegno sul fronte della formazione e dell’informazione sul territorio.
Nel corso del confronto, è stato sottolineato come la complessità della coesistenza con i grandi carnivori richieda non solo strumenti tecnici e normativi, ma anche un lavoro culturale. Prosegue dunque l’attività di comunicazione, a partire dai comportamenti corretti da mettere in atto nelle aree frequentate dagli orsi anche grazie alla collaborazione con la Sat, che installerà migliaia di piccoli cartelli lungo la sentieristica.