Giovedì, 14 Febbraio 2013 - 02:00 Comunicato 376

L'intervento del presidente della Provincia, Alberto Pacher, al convegno sulle aree protette in corso alle Gallerie di Piedicastello
"TUTELA DELL'AMBIENTE: LARGO AI GIOVANI E ALLE SOLUZIONI INNOVATIVE"

Ha rivolto in particolare la sua attenzione ai giovani, oggi, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Alberto Pacher, intervenendo al convegno "Il contributo delle aree protette per il governo del Trentino", promosso dalla Sat e dalla Provincia alle Gallerie di Piedicastello. Indicando gli studenti dell'Istituto di San Michele, presenti in gran numero, il presidente ha infatti sottolineato come "parte della grande scommessa su una rinnovata attenzione e tutela dell'ambiente sta proprio nel coinvolgimento delle nuove generazioni, nella capacità di ingenerare filiere virtuose che puntino sulle caratteristiche del luogo, sulla valorizzazione dei prodotti tipici, sul confronto con flussi turistici di nuovo tipo, con la destagionalizzazione, con la rinnovata attenzione ad un ospite selettivo ed esigente cui si rivolgono iniziative in questo senso coerenti, quali presenze didattiche e agriturismi. E mi piace ricordare che anche nei grandi eventi che segnano il Trentino stiamo cercando di inserire questo "timbro" di qualità: così i prossimi Mondiali di Fiemme saranno all'insegna della sostenibilità: ad esempio i 900 metri cubi di legno delle strutture provengono tutti dai boschi della valle e dunque sono a chilometro zero. Se penso ai giovani e al loro futuro credo che dovranno avere la forza, con opportuno sostegno, di puntare su soluzioni innovative".-

"Vedo la sala gremita - aveva esordito Pacher, dopo il saluto del presidente della Sat, Claudio Bassetti - e questo è un segno dei tempi: questo è un buon momento per parlare di ambiente e tutela perché negli ultimi anni abbiamo assistito ad importanti cambiamenti dei flussi di direzione delle decisioni. I grandi parchi a lungo hanno seguito il classico schema delle decisioni prese dall'alto. Negli ultimi anni invece sono le amministrazioni locali che si mettono insieme, discutono e si confrontano con i diversi portatori di interessi, anche con agricoltori o cacciatori. Discutono, definiscono, concordano e poi vengono a proporre alla Provincia. E' quanto successo per il Baldo, per l'alta val di Cembra ed è quanto sta accadendo altrove in Trentino. Questa è la vera polizza di assicurazione sulla vita: se queste presenze - dai parchi alle riserve - sono percepite e vissute dal territorio allora vivono. Il Piano delineato è più radicato e più capillare e sindaci e assessori, rappresentativi della comunità, ci portano proprio istanze e domande della comunità. Ed è una domanda che indica con chiarezza da un lato l'aumentata sensibilità sulla tutela dell'ambiente e del paesaggio e dall'altra la consapevolezza che il paesaggio è importante per l'identità di una comunità. La strada intrapresa è quella giusta. Ci stiamo avvicinando al livello che consentirà al Trentino di fare un salto in avanti, specie considerando che dieci anni fa pochi avrebbero immaginato la situazione di effervescenza che oggi registriamo. L'auspicio è che attorno a questi processi e a questa sensibilità si mettano in moto anche importanti processi economici". -