Se sulla Valdastico rimangono ferme le posizioni, su un ampio spettro di temi il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, e il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, hanno tracciato alcune linee comuni sulle quali lavorare assieme. A partire proprio dall'opportunità rappresentata dal Centro di protonterapia, verso il quale si è registrato l'interesse, del Veneto, ad approfondire profili di collaborazione, considerato che il Centro trentino è ormai ultimato e può già funzionare a livello sperimentale. Fra gli altri argomenti anche l'aeroporto Catullo di cui è stata ribadita da entrambe le parti la sua strategicità, in relazione agli sviluppi futuri che avrà l'assetto aeroportuale del Nord Est, e la possibilità di perfezionare l'utilizzo del Fondo per i Comuni di confine per macro-progetti; in questo senso andranno approfonditi i ragionamenti sulla Marmolada, anche per dare contenuti al Protocollo di intesa già sottoscritto fra le due amministrazioni e altri enti nel 2002.
Quello di oggi ha rappresentato un importante punto di inizio di una stagione di confronto: "E' nostro dovere - ha commentato il presidente Rossi - cercare di mantenere saldi e vivi i rapporti con le regioni confinanti alla nostra, senza dimenticare che il cappello al ragionamento che abbiamo condotto con il collega del Veneto è rappresentato dalla situazione di evoluzione della riforma costituzionale e quindi dal ruolo che le Autonomie speciali e quelle ordinarie svolgeranno in questo processo. Per questo ho chiesto al presidente Zaia di darci la possibilità di approfondire il nostro progetto sul residuo fiscale, ovvero una modalità che garantisca risorse certe alla Provincia di Trento, ma che potrebbe essere applicata anche ad altre regioni d'Italia: il presidente della Regione del Veneto si è detto disponibile ad approfondire il percorso e credo che questo sia un passo importante e significativo".
Foto, riprese e intervista audio al presidente Rossi a cura dell'Ufficio stampa -