Sabato, 01 Agosto 2015 - 02:00 Comunicato 1934

Conclusa a Palazzo Trentini la Summer School proposta da OCSE e CFSI
TRENTINO E AMERICA LATINA: DIECI GIORNI DI INCONTRI PER CREARE RECIPROCITÀ

Si è conclusa ieri, con la consegna dei diplomi tenutasi a Palazzo Trentini, la sesta edizione della Summer School "Comunità e sviluppo locale: costruire strategie di cambiamento per il territorio", promossa da Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale, centro OECD-LEED di Trento, Federazione Trentina della Cooperazione e Università EAFIT di Medellìn.
La Summer School ha portato in Trentino un gruppo di trenta funzionari e agenti appartenenti ad organizzazioni e istituzioni latinoamericane provenienti da Messico, Colombia, Costa Rica, Cuba, El Salvador, Argentina, Perù e Nicaragua, legati per ragioni di studio e professionali al mondo dello sviluppo locale.
Quando le sfide globali arrivano ai territori, gli attori locali si trovano a dover gestire cambiamenti economici, sociali e ambientali che investono le comunità e che costringono a guardare più in là per individuare cause e trovare soluzioni. Per accompagnare un territorio nel processo di cambiamento, è necessario attrezzarsi per mettersi in relazione con altri, aprirsi al confronto e sviluppare capacità di visione strategica che leghino lo sviluppo di una comunità al proprio "capitale territoriale". In questa prospettiva diviene fondamentale la capacità degli attori locali di sviluppare conoscenze e competenze finalizzate alla promozione di alleanze fondate su politiche integrate: che sappiano cioè valorizzare le risorse umane, ambientali e istituzionali proprie di ciascun contesto locale.-

La capacità di creare reti di attori, integrando approcci ed esperienze di sviluppo locale del territorio trentino e di alcune regioni dell'America Latina, costituisce il presupposto di tutte le attività che hanno visto protagonisti i partecipanti latinoamericani e i molti esponenti di diverse realtà trentine con cui sono venuti a contatto in questi giorni. Cooperative, rappresentanti delle istituzioni, aziende, realtà culturali del Trentino hanno contribuito a far conoscere la complessità di una terra che ha spesso saputo porre al centro delle sue attività l'attenzione all'uomo e all'ambiente, creando un connubio in grado di divenire motore di crescita economica.
Numerose le visite e gli incontri che hanno visto protagonisti fra gli altri Bruno Dorigatti, Presidente del Consiglio Provinciale; Iacopo Viciani, del Ministero degli Affari Esteri; operatori del MUSE; rappresentanti dei Comuni di Riva e di Lavis. Un'attenzione particolare è stata dedicata al mondo cooperativo: dall'accoglienza di Giorgio Fracalossi, Presidente della Federazione Trentina della Cooperazione alla giornata passata sull'alto Garda ricca di incontri e visite con cooperative e imprese sociali, che ha permesso, tra l'altro, di legare l'economia cooperativa con il settore turistico.
Alla luce dei primi cinque anni di lavoro, la Summer School "Comunità e Sviluppo Locale" può vantare la crescita di una rete di oltre 180 persone che agiscono nei propri territori quali amministratori, funzionari, decisori e che mantengono viva la capacità di scambiarsi informazioni e di contaminarsi: "Queste persone hanno visto e studiato il modello trentino, l'hanno talvolta applicato, possono ed hanno i mezzi per mettersi a disposizione -ha sottolineato Stefano Barbieri, direttore dell'OCSE - incoraggiando così tutti gli attori trentini a sviluppare il confronto".
"L'America Latina ha un'economia in crescita, e molti paesi stanno proponendo azioni volte a sviluppare un'economia sociale"ha detto a sua volta Mario Vargas, dell'Università EAFIT di Medellin.
Ma se partecipazione e innovazione sociale diventano parole chiave in molti paesi dell'America Latina, l'Europa pare sempre meno capace di immaginare politiche economiche attente all'ambito sociale e alla sostenibilità umana ed ambientale. Il Trentino - è stato l'auspicio formulato dagli organizzatori in chiusura dell'iniziativa - per proseguire il suo cammino legato al cooperativismo e alla tutela del territorio, può dunque guardare anche oltreoceano, e trarre spunti e ispirazioni per continuare ad essere un esempio virtuoso di sviluppo sostenibile.
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