Venerdì, 03 Luglio 2015 - 02:00 Comunicato 1715

Primo confronto con i sindaci sulla riforma
TERZO STATUTO: ROSSI "ESSENZIALE IL RUOLO DELLE COMUNITÀ LOCALI"

"Il contributo delle comunità locali, dei comuni ed in generale di tutti gli attori presenti sul territorio sarà essenziale nel processo di riforma del nostro Statuto, per una condivisione corale del futuro della nostra Autonomia". Così il presidente della Provincia autonoma di Trento è intervenuto oggi pomeriggio, insieme all'assessore alla coesione territoriale Carlo Daldoss, ad un confronto, molto partecipato, con sindaci, presidenti di Comunità di Valle e dei BIM sul tema della riforma statutaria, organizzato dal Consorzio dei comuni trentini. "Il disegno costituzionale in corso di definizione - ha ricordato Rossi - prevede comunque una clausola di salvaguardia per le autonomie speciali che stabilisce l'intesa con le stesse per la modifica dei rispettivi statuti".-

L'attuale contesto politico ed istituzionale è contrassegnato da un accelerato processo di riforma costituzionale volto alla modernizzazione degli strumenti istituzionali. In tale quadro evolutivo, anche il Trentino-Alto Adige e la Provincia autonoma di Trento sono impegnati in un processo di aggiornamento dell'assetto statutario, che dovrà seguire un percorso articolato e tempi differenziati. L'obiettivo finale è quello del terzo statuto.
"Questo richiede una forte maturazione culturale - ha detto Rossi incontrando i sindaci - di tutta la comunità trentina sul significato dell'Autonomia, ma soprattutto sul ruolo futuro dell'autogoverno nella dimensione sia nazionale che europea. Si tratta di un percorso molto impegnativo che si innesta in questo momento in uno scenario problematico e di particolare complessità nelle relazioni con lo Stato e con le stesse regioni ordinarie".
Il confronto di oggi con i sindaci ed i presidenti delle Comunità di valle è stato il primo incontro a carattere informativo sulle dinamiche in corso a livello nazionale, che dovrà svilupparsi in un confronto più ampio e partecipato e strutturato su tematiche molto concrete. Il presidente ha inoltre dato comunicazione sui passaggi intermedi previsti nel medio e lungo periodo. Tra questi spicca un primo adeguamento dello Statuto del 1971, anche alla luce della riforma costituzionale che sta per essere varata in tempi ravvicinati dal Parlamento. "In maniera molto pragmatica - ha detto il presidente - le regioni a statuto speciale e le due Provincie autonome sono impegnate in un tavolo voluto dal Governo per condividere, entro poche settimane, un disegno di legge costituzionale volto ad integrare i 5 statuti, con una procedura di garanzia che preveda l'espressione dell'intesa dei consigli regionali e delle Province autonome quale presupposto essenziale per ogni modifica. Inoltre il disegno di legge costituzionale – ha detto ancora Rossi – dovrà meglio definire i contenuti delle norme di attuazione degli statuti, consolidandone positivamente il carattere integrativo e di rafforzamento delle competenze".
(fm) -



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