"Il mondo vitivinicolo ha aderito con entusiasmo a questa prima rassegna dei vini resistenti - ha evidenziato nei saluti di apertura il direttore generale Mario Del Grosso Destreri-. Il numero delle etichette partecipanti ha superato le più rosee aspettative. E questo è un motivo di orgoglio per FEM che organizza ed ospita questa importante iniziativa, la prima a livello nazionale. Un evento che contribuisce a portare il Trentino in un posto di prim'ordine nell'ambito della viticoltura sostenibile e innovativa".
"Questa manifestazione è importante- ha proseguito Mario Pezzotti, dirigente del Centro Ricerca e Innovazione- perchè valorizza il tema della sostenibilità in viticoltura, che non è più procrastinabile nell'immediato futuro. Significa portare la coltivazione della vite verso la transizione ecologica attraverso l'innovazione genetica ottenuta da lunghi e costosi programmi di miglioramento genetico che mediante incrocio hanno trasferito geni di resistenza nei vitigni tradizionali sensibili alle malattie fungine. Accanto alla fase di sperimentazione dei vitigni in campo per la valutazione del grado e della durabilità di resistenza ai patogeni è necessaria anche la sperimentazione enologica: di qui la necessità di capire il valore enologico delle viti resistenti e, quindi, l'importanza di questa iniziativa".
Gli esperti, selezionati tra enologi, enotecnici, giornalisti, sommelier e ricercatori afferenti al mondo agroalimentare, durante tutta la giornata di oggi hanno attribuito un punteggio ma anche parametri descrittivi ai vini presenti in ognuna delle cinque categorie previste: rossi, bianchi, Orange, frizzanti, spumanti.
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Fotoservizio FEM e Filmato