
Le aree interessate, gravate da diritto di uso civico, sono gestite dalle citate Asuc di Celledizzo, Cogolo e Comasine, che hanno deliberato la sospensione dei diritti per l'intera durata delle concessioni, in cambio di un corrispettivo, come previsto dalla legge provinciale in materia di acque minerali (L.P. 14/2020). Con la convenzione viene innanzi tutto regolata la concessione alla Provincia delle particelle che ricadono nella tutela delle tre Asuc, che comprendono le opere di presa per la derivazione delle acque. La Provincia, a sua volta, a seguito della procedura ad evidenza pubblica, rilascerà all'aggiudicatario la concessione mineraria comprensiva delle opere di presa.
Con l'accordo approvato oggi viene, come detto, anche definito il corrispettivo per la sospensione del vincolo di uso civico, sull'area di tutela assoluta delle sorgenti, tenuto conto del valore complessivo della rendita dominicale rivalutata ai fini fiscali e stabilito in 966,82 euro a ettaro, cui si somma il valore della rendita catastale delle opere di presa; l'importo è ulteriormente maggiorato di 500,00 euro annui per ciascuna Asuc, considerando l’utilizzo economico della risorsa.
Lo schema di convenzione regola inoltre i rapporti tra il Comune di Peio e le Asuc interessate: in particolare viene stabilito che il comune attribuisca ai tre enti, per i 25 anni di durata della concessione mineraria, una somma pari al 50% della quota del canone variabile assegnatogli dalla Provincia ai sensi della legge provinciale 14/2020.