Il progetto è suddiviso in diverse sezioni.
La sezione "Il volto dell'uomo selvatico", a cura di Silvia Spada Pintarelli, affronta il tema nell'iconografia medievale e nella prima età moderna, focalizzandosi, in particolar modo, sulle rappresentazioni presenti nell’arco alpino e in area trentino-tirolese.
"Naturalmente selvatico?", curata da Danilo Gasparini con la collaborazione di Silvano Rodato, indaga il rapporto tra uomo e natura, intesa come fonte di cura e sostentamento. In esposizione, per la prima volta, alcuni fogli di un prezioso erbario tirolese, datato tra la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento.
Nella sezione "Selvatico contemporaneo", a cura di Camilla Nacci Zanetti, undici artisti reinterpretano con esiti differenti il tema del vivere in simbiosi con la natura attraverso il linguaggio dell’arte contemporanea, integrandosi con le collezioni del Museo.
La mostra è arricchita dall'istallazione "Immersi nella natura", ricostruzione di un tipico ambiente boschivo alpino, curata dalla Magnifica Comunità di Fiemme e da Elio Vanzo, collocata all’interno del chiostro del Museo: piante, profumi e suoni introducono il visitatore alla fruizione dell’intero percorso espositivo.
Il brindisi inaugurale sarà arricchito da un cadeau "selvatico" di Alessandro Gilmozzi, chef stellato del ristorante El Molin di Cavalese.
Durante tutto il periodo dell'esposizione, dal 15 novembre 2024 al 31 maggio 2025, è previsto un ricco calendario di eventi da vivere e partecipare: conferenze, laboratori, spettacoli, esperienze culinarie e attività sulle erbe selvatiche. Maggiori informazioni nella sezione “Selvatico sarai tu!” del sito del Museo.
